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Originariamente inviato da WarDuck
Alcuni produttori investono, altri no e anche per "ovvi" motivi... il punto cruciale credo che sia il fatto che Linux non da molte certezze, per sua natura è continuamente in fase di sviluppo e non da il tempo alle software house.
D'altro canto è impensabile e ipocrita pretendere che le software house che fanno questo LAVORO (notare la parola lavoro) rinuncino ai guadagni derivati da una permanenza più o meno duratura sul mercato.
Cioè se io sviluppo un programma in C++ utilizzando un compilatore tipo GCC 3.4.2, è impensabile che 2 giorni (dico per dire, può essere anche 1 anno) dopo tutte le distribuzioni Linux usino il (per dire) 4.0.0.
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allora: il c++ lo fai con g++
e poi il fatto che esca una nuova versione non vuol dire che devi riscrevere le vecchie.
Non vuol dire che neanche le devi ricompilare.
Se distribuisci binari rimangono quelli, sempre.
Se distribuisci sorgenti compila OVUNQUE.
Anche sulle versioni precedenti.
Bella l'interoperabilità del mondo open?
Per capirla bisogna programmare. E tu non lo fai.