View Single Post
Old 15-03-2007, 11:41   #1
das
Senior Member
 
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Livorno
Messaggi: 1338
Credete in una fine della storia ? E che questa sia il Comunismo?

Marx sosteneva che la storia è lotta di classe e che la lotta di classe sarebbe inevitabilmente sfociata nella vittoria del comunismo.

Tradotto significa che tutte le nazioni capitaliste prima poi avrebbero formato un'unica grande nazione comunista e che questo è un fatto inevitabile.

Sosteneva che sarebbe successo a breve ed ineluttabilmente.

Alla luce del fatto che anche i paesi comunisti stanno pian piano divenendo capitalisti (vedi Cina) mi sembra che questa previsione sia sbagliata ma mi accorgo che una consistente fetta degli italiani ci crede. (almeno quel 12% che ha votato per pci-prc ma forse anche il 20% dei ds)

Nel tentativo di ricredermi lancio questo sondaggio.



Siccome durante quest discussione più d'uno ha meso in dubbio che Marx abbia detto ciò che ha detto, riporto uno stralcio del suo 'Il Capitale'. A meno che non vada 'interpretato' come le terzine di Nostradamus significa quello che c'è scritto: SI ARRIVERA' AD UN PUNTO IN CUI I CAPITALISTI SI FAGOCITERANNO A VICENDA FINO A RIMANERNE UNO SOLO CHE VERRA' DISTRUTTO. Ma ecco il testo originale:


Ogni capitalista ne colpisce a morte molti aItri per suo conto. Di pari passo con questa centralizzazione ossia con l'espropriazione di molti capitalisti da parte di pochi, si sviluppano su scala sempre crescente la forma cooperativa del processo di lavoro, la consapevole applicazione tecnica della scienza, lo sfruttamento metodico della terra, la trasformazione dei mezzi di lavoro in mezzi di lavoro utilizzabili solo collettivamente, l'economia di tutti i mezzi di produzione mediante il loro uso come mezzi di produzione del lavoro combinato, sociale, mentre tutti i popoli vengono via via intricati nella rete del mercato mondiale e così si sviluppa in misura sempre crescente il carattere internazionale del regime capitalistico. Con la diminuzione costante del numero dei magnati del capitale che usurpano e monopolizzano tutti i vantaggi di questo processo di trasformazione, cresce la massa della miseria, della pressione, dell'asservimento, della degenerazione dello sfruttamento, ma cresce anche la ribellione della classe operaia che sempre più s'ingrossa ed è disciplinata, unita e organizzata dallo stesso meccanismo del processo di produzione capitalistico. Il monopolio del capitale diventa un vincolo del modo di produzione, che è sbocciato insieme ad esso e sotto di esso. La centralizzazione dei mezzi di produzione e la socializzazione del lavoro raggiungono un punto in cui diventano incompatibili col loro involucro capitalistico. Ed esso viene spezzato. Suona l'ultima ora della proprietà privata capitalistica. Gli espropriatori vengono espropriati." (Il Capitale, cit., I, 3, pp. 222-223)

Ultima modifica di das : 16-03-2007 alle 07:00.
das è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso