Una volta credevo al principe azzurro, all’eternità del sentimento, all’oggi più di ieri e meno di domani, alla metà della mela, al mito degli androgini di Platone.
Aimè, il cinismo ha preso il sopravvento.
L’amore è un avventura ma anche un serio lavoro. E’ difficile camminare uno accanto all’altro senza perdersi. Crescere insieme senza annullarsi. Amicizia, comprensione, attrazione, fedeltà, rispetto, cura, dedizione, passione, onestà, desiderio, pazienza. L’amore è una droga che ci rende deboli e vulnerabili, che ci fa sorridere davanti alle privazioni.
Se siamo innamorati l’amore è rose e fiori profumati, arcobaleni, pentoloni d’oro, musica, cinghiettiii d’uccelli, acqua fresca e limpida, raggi di sole, cielo sereno. Ma come si può far durare tutto questo per sempre?!? Far combaciare due entità estremamente diverse tra loro è una partita persa in partenza. E’ impossibile. Ho impararato che solo i diamanti sono per sempre. L’amore invece è eterno finchè dura.
Facile parlare ora, con una chiara e diffidente visione della rozza realtà. Ma quando si inciampa in qualche tranello teso dal romantico Cupido, non è poi così semplice tarpare le ali allo stato di pazzia che prende il sopravvento. Occhi foderati di prosciutto. Si diventa positivi, sognatori e avventati. Ci si ubriaca di false promesse. Si disegnano cuoricini, si fischietta, si fanno capriole per aria e si lanciano brillantini. L’amore rende boccaloni.
Inutile resistere. L’amore arriva e ci disarma di corazze e di sicurezze che ci rendavano i gladiatori della nostra arena. Beviamo tutto d’un fiato l’elisir che ci viene offerto, ignorando le raccomandazioni della mamma di non accettare mai niente dalle mani degli sconosciuti.
E pure io mi dimenticherò di essere stata per un momento lucida e saggia…
Fonte:
http://blog.libero.it/pornoromantica/2292476.html