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Originariamente inviato da alex10
Il Pontefice lo ha detto ricevendo in udienza i partecipanti di un convegno dedicato al diritto naturale organizzato dall'Università del Laterano. Parole pesantissime, quelle pronunciate da Benedetto XVI. A suo giudizio, dunque, non si devono "trasformare in diritti" quelli che sono "interessi privati, o doveri che stridono con la legge naturale". "Un'applicazione molto concreta di questo principio - ha spiegato infatti il Pontefice - si trova se si fa riferimento alla famiglia, cioè all'intima comunione di vita fondata dal Creatore e regolata con leggi proprie. Essa ha la sua stabilità per ordinamento divino. Il bene sia dei coniugi che della società non dipende dall'arbitrio".
E perciò "nessuna legge - ha scandito il Papa - può sovvertire la norma del Creatore senza rendere precario il futuro della società con leggi in netto contrasto con il diritto naturale".
Ancora dal diritto naturale, ha aggiunto Benedetto XVI, derivano "altri principi che regolano il giudizio etico rispetto alla vita da rispettare dal momento del concepimento alla sua fine naturale, essendo la vita un dono gratuito di Dio del quale l'uomo non può disporre".
Nel mondo di oggi appare, ha spiegato, "in tutta la sua urgenza" la necessità di "riflettere sulla legge naturale, che è comune per tutti gli uomini" in quanto "è scritta nel cuore dell'uomo, e anche oggi non è inaccessibile". L'uomo di oggi, infatti, ha concluso il Papa, troppo spesso sembra aver dimenticato che "non tutto ciò che è scientificamente fattibile è anche eticamente lecito".
Mi pare di essere tornati nel medioevo ......
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Essendo sostanzialmente d'accordo con il Papa per quanto riguarda la mia coscienza, e non rilevando nessun ritorno medievale, nessuna imposizione, nessuna discriminazione ma solo la coerenza con la dottrina cattolica e l'invito per tutti a riflettere, lascio il 3d per evitare contrasti troppo accesi, visti i commenti rispetto alle posizioni esposte.