@nekromantik
trovo che parlare di "anima" di un videogioco abbia poco senso, visto che per molti, me compreso, questa parola è vuota di significato anche riferita a un essere umano.
Immagino che per te i giochi con un' "anima" siano i giochi che suscitano emozioni (per lo più positive) e che riescano a stabilre un coinvolgimento quasi sentimentale col fruitore del gioco. Ovvio che si tratta sempre e solo di una suggestione: il sentimento in questo caso può essere solo unidirezionale e non è mai corrisposto. Ho giocato giochi del genere: i vari zelda, chrono trigger su snes,
ico ed altri ancora. E giocherò okami non appena esce. Ma occorre rendersi conto che si tratta di un particolare genere di giochi con meccaniche ben codificate (qualche maligno potrebbe dire cliché) e che si ripetono al pari degli sparatutto e dei simulatori di guida. Anche uno sparatutto può emozionare: GOW, tra l'altro, è particolarmente coinvolgente ed emozionante: le sue battaglie (in modalità folle) fanno apprezzare la pace, te l'assicuro.
In definitiva: siamo fortunati ad avere la possibilità di scegliere.
|