Da quando siamo nati, siamo abituati ogni secondo a vivere nel mondo reale, quello che si muove, che cambia, che ti obbliga ad interpretare e reagire immediatamente, dove le sensazioni durano un attimo e poi finiscono.
Quando guardiamo una fotografia il nostro cervello cerca dei paragoni col mondo reale e le da' una interpretazione (movimento, sensazioni, ecc...).
Io credo che lo stupore che ci regala una bella fotografia, una di quelle che "ci dicono qualcosa", e' che per quanto la sensazione sia attenuata dal fatto che non stiamo realmente vivendo quell'attimo, essa perdura e non finisce in un istante come nel mondo reale. Il dono che ci da' la fotografia e' proprio quello di poter rivivere all'infinito quello che ci viene comunicato.
[OT]ok, adesso poso la birra e mi concentro[/OT]
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--TH1
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