Quote:
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Originariamente inviato da tecnologico
zambot non lo ricordo
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Bellissimo, ma estremamente violento e drammatico ( tipo gente che salta in aria etc.

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e molto triste, sopratutto il finale

, prendo e quoto dal sito regnodelleanime :
Sono molti gli elementi che accomunano Daitarn e Zambot tra cui la casa di produzione (Sunrise), il regista (Tomino), l’autore delle musiche (Takeo Watanabe), gli stessi titoli originali sono molto simili, come caratteristica comune è la ricorrenza del numero 3. Tuttavia, nonostante le molteplici analogie che si possono rinvenire, a mio avviso, queste due opere sono molto diverse ed assumono le stesse caratteristiche rispettivamente del Sole e della Luna.
Daitarn III è un cartone aperto, divertente, solare, Zambot è un cartone cupo, malinconico e disperato. Daitarn è come il Sole che regala a tutti gli uomini indistintamente la sua luce e il suo calore; non occorre prestare attenzione al cielo perché i caldi e un po’ invadenti raggi solari testimoniano da soli la costante presenza del luminoso astro. Zambot è invece come la Luna: ama nascondersi e si concede solo a chi sa volgere lo sguardo verso il cielo stellato. Ma nella memoria degli appassionati che da piccoli ebbero la fortuna di ammirare Zambot, i pallidi raggi lunari hanno disegnato una "Z" che rimarrà in eterno, la "Z" di… (di Zorro?, di Zurlì, il mago del Giovedì?…).
In una cosa però Zambot differisce dalla Luna: nel firmamento degli anime Zambot è una stella che brilla di luce propria; quella stessa stella verso la quale i protagonisti della serie volgono lo sguardo nell’immagine che fa da sfondo alla melodica sigla finale. Questa sigla già svela ai (pochi) conoscitori della lingua giapponese il senso dell’intera opera:
"Stella del cielo,
noi non ritorneremo,
addio,
addio…
Non ti rivedremo più,
però è inutile piangere…[…]
Splendi, stella di tutti noi!
Splendi…per sempre".
http://regnodelleanime.gamesurf.it/zambot.htm