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Originariamente inviato da evelon
Imho stai cannando.
Ripeto: quella era una struttura progettata per stare in piedi staticamente.
La differenza tra una resistenza statica ed una non statica è grande anche in termini di comportamento della struttura stessa.
Nel momento in cui le colonne portanti di un piano hanno ceduto di schianto il resto è venuto da solo.
In questo la versione ufficiale è coerente e dà una ricostruzione verosimile.
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Stai dicendo che le colonne centrali hanno perso consistenza (si sono frantumate, per dire) per tutti i 3 metri di un piano, per tutto il piano?
A me non sembra possibile che un parallelepipedo di quelle dimensioni (3 metri di altezza x la base del core) sia venuto a mancare, come resistenza, all'improvviso.
In sostanza una frattura che corra lungo tutto il piano la posso al limite capire. Un gruppo di colonne che cedono la posso capire (anche se lo sbalzo termico non mi convince un gran che...)
Ma che tutte le colonne del core cedano contemporaneamente per tutti i 3 metri di altezza del piano mi pare abbastanza improbabile.
Per quanto riguarda il cedimento del core sottostante a me la spiegazione non pare possibile, poichè implicherebbe una qualche forma di resistenza continua da parte del blocco sottostante ancora sano (ipotizzando, ovviamente, che i piani siano già partiti). IMHO tale resistenza, per quanto minima, avrebbe dovuto far ben superare il tempo di caduta libera (considerando di avere solo aria nel mezzo).
Personalmente trovo che il tempo di caduta misurato è compatibile solo con un core che si comporti come aria. E questo non mi pare molto plausibile senza un qualche intervento esterno.