I metodi per ridurre lo spam in modo sensibile ci sono, eccome.
L'uso delle blacklist ed il greylisting riducono lo spamming di percentuali (ben) oltre il 90%. Per quello che passa un controllo bayesiano o rule-based è di solito più che sufficiente (altro che OCR sulle gif).
Non solo, ma si sa perfettamente dove hanno base gli spammer più grossi, quelli che controllano le botnet: tagliar completamente costoro fuori dalla rete non sarebbe un problema se gli stati si decidessero a dotarsi di norme anti-spam efficaci.
La recente ondata di spam che si è avuta in Italia, per esempio (quella del sedicente avvocato che si lamenta di ricevere messaggi a carattere pornografico, minaccia denuncie e suggerisce un software di rimozione che in realtà è un trojan) fa sempre riferimento agli stessi server in Russia o Ucraina.
Tecnicamente è possibile difendersi dallo spam, ma questa piaga può essere sconfitta solo da misure legislative efficaci.
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