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De Mauro, definizione di razzista: 1 agg., s.m. e f., che, chi professa teorie razzistiche; che, chi sostiene la superiorità di una o più razze, legittimando o attuando una politica di discriminazione e persecuzione | estens., che, chi ha un atteggiamento di intolleranza nei confronti di persone diverse per razza, cultura, posizione sociale, religione o provenienza geografica
2 agg., ispirato, improntato a razzismo: teoria, comportamento r.
Se la domanda riguarda il punto 1 per estensione, la risposta è sì. In Italia non si tollera l'invasione dello straniero "che ci leva il pane", non si tollera lo "sporco" che ci viene portato da chi adotta standard igienico-sanitari diversi dai nostri, non si tollera che non si possa adorare Cristo, non si tollera che nostra figlia si innamori di Abdul, non si tollera che al Mc's si stia in compagnia di 22 individui di 15 razze diverse, non si tollera chi urla in mezzo alla strada solo per salutare un amico, non si tollera chi in treno poggia i propri piedi sudici sui sedili.
Quel <<non si tollera>>, naturalmente, è riferito anche al sottoscritto (non per la totalità delle affermazioni, ma quasi).
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