28-11-2006, 16:26
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Originariamente inviato da y4k
La Finanziaria non è nelle corde della Siae, la società italiana degli autori e degli editori. Un'interpretazione del decreto "tagliaspese" pretenderebbe infatti di prelevare 20 milioni dalle casse dell'ente. Una cifra che secondo il presidente Assumma, metterebbe in ginocchio la società, costringendola a chiudere i battenti. E così per protestare contro le misure adottate da Padoa-Schioppa la Siae annuncia un giorno di black out per cinema, lirica, teatri e musica.
Ancora non è stato decisa la data, ma sicuramente si tratterà di una giornata ricca di eventi, probabilmente nella prima decade di dicembre.
La siae per quel giorno intende ritirare i permessi di utilizzazione delle milioni di opere che oltre 80 mila autori e editori hanno affidato alla sua tutela praticamente fermando l'industria dell'entertainment per 24 ore.
"Una gran parte di autorevoli autori ed editori italiani - ha detto Assumma - mi hanno comunicato di voler lasciare la SIAE per affidare a società straniere la gestione dei loro diritti economici e quindi la cura dei loro risparmi". Tra gli autori figurano i nomi di: Mogol, Mario Lavezzi, Ennio Morricone, Gianni Bella, Gigi D'Alessio, Gino Paoli, Lucio Dalla, Luis Bacalov, Fabio Concato. Tra gli editori, Ricordi, Emi Music Publishing, Edizioni Curci e Case Associate, Warner, Sony Music, Universal, Sugar Music.
http://www.tgcom.mediaset.it/tgfin/a...lo337957.shtml
speriamo che ci levino sti 20 milioni di euro che andranno in mano a chi li utilizzerà per scopi più nobili 
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Bè certo..si prelevano i contributi dei musicisti in modo forzoso per ripianare il deficit statale...cose da matti...
Fossi un musicista o una casa discografica troverei il modo di farmi rappresentare da un altro organo (magari al di fuori dell'Italia) in modo da non avere la sorpresa di prelievi da parte statale.
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