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Old 19-11-2006, 22:34   #8
D1o
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Premetto che a pelle non sono sicuro di come risponderti e di avere alcune perplessità su cui ti chiederò chiarimenti. andrò adesso ad analizzarla punto per punto.

Quote:
Originariamente inviato da FabioGreggio
http://www.cinaoggi.it/arte/arte/critica-arte-cinese/009.jpg[/img]



....
L’apice di un’egemonia coincide con l’inizio del declino.
Oggi si scontrano due grandi realtà geografiche, filosofiche, empiriche: Occidente e Oriente.
L’Oriente, dopo il declino collaterale all’apogeo dell’Occidente, sta avendo la sua rivincita.



Si scontrano due mondi, ma anche due modi di intendere l’individuo.
L’Oriente introspettivo che ha coltivato l’anima e l’Occidente materialista che ha coltivato l’interesse individuale come bene supremo ed inalienabile.

Perchè l'oriente ha coltivato l'anima? in che modo dimostra la sua supremazia in questo campo rispetto all'occidente? mi sembra che qui vi sia un'implicita assunzione del concetto: " non ha coltivato il materialismo e l'interesse individuale, QUINDI ha coltivato l'anima".

in realtà l'individualismo, una volta scevro dai pregiudizi e dal connotato negativo che ha assunto questa parola, potrebbe essere considerato una forma di coltivazione dell'anima. cosa c'è di male nel favorire l'individuo, l'IO per eccellenza, in ogni sua forma, sia essa fisica che sipituale?



L’Occidente che ha creato il Capitalismo e l’Oriente che, dopo le esperienze massificanti dei comunismi, ha metabolizzato l’esperienza capitalista presentandosi al mondo con una nuova filosofia infernale: il capitalismo collettivista.
Ovvero l’interesse individuale nell’ambito di uno Stato collettivista.



Ma l’uomo orientale è oggi più forte e preparato alle sfide: il culto dell’introspezione, dell’elevazione dello spirito lo ha rafforzato e reso resistente a qualsiasi sacrificio, conferendogli forza d’animo, pazienza, caparbietà.

L’Occidente invece ha partorito un uomo debole, decadente, viziato, lanciato verso un materialismo sfrenato che ha cancellato valori, distrutto modelli arcaici, desertificato la crescita interiore.

questo passaggio pone diverse obbiezioni:

1) non può essere che l'occidentale sia solo piu sgrezzato, piu sensibile, a certi stimoli, a causa della sua cultura e storia e che la "resistenza a qualsiasi sacrificio" sia solo un modo carino per dire:" sono disposto a rinunciare a x, y, z per ottenere il mio scopo ed al diavolo il resto!". chi stabilisce che x,y,z siano sacrificabili?


Per questo l’uomo occidentale è destinato alla sopraffazione da parte dei giganti orientali: Cina, India, Singapore, Taiwan, ecc.
Gli stati orientali che sposarono a suo tempo il materialismo occidentale sono, infatti, in declino come l’occidente stesso.
Uno su tutti il Giappone, che da anni è calato in una crisi di modelli, di sistema.

non capisco come la morale di un sistema possa influire su un sistema economico-socio-politico. non vedo il nesso, potresti spiegare meglio questo passaggio per favore?

Anche se i mercati occidentali continuano a detenere l’egemonia sia sul piano tecnico sia finanziario, la società occidentale è in esaurimento: l’uomo occidentale è disorientato e privo di reali mete a lungo termine, totalmente immerso nell’ossessione del profitto a prescindere. Le dottrine politiche occidentali non sanno proporre modelli nuovi, aggiornati.
Le uniche proposte sono istericamente ancorate alla preservazione del PIL, dello sviluppo, della crescita.

mentre quelle dell'oriente (cina india taiwan ecc...) invece no? il boom economico, gli incredibili investimenti in nuove tecnologie e ricerca sono finalizzate ad un miglioramento della morale???


Le sinistre, in perenne ricerca di una terza via, nuova e contemporanea, originale e slegata dalle esperienze ideologiche figlie dell’’800, boccheggiano tra un Blair neocon e un Clinton rosè.
Unico esempio di tentativo coraggioso nell’Occidente è forse quello di Zapatero, che però, pur rappresentando un modello interessante, rimane esperienza autoctona, la cui esportazione non è del tutto semplice.


L’Oriente invece ha creato un modello mostruoso passando dal Comunismo che annientava l’individuo, ad un sistema originale dove l’individuo continua ad essere ingranaggio e non protagonista, sfruttando però le finalità capitalistiche: l’interesse e la crescita economica prima d’ogni altra cosa.
Il risultato è una produzione a costi infinitamente inferiori a quelli Occidentali a parità, ormai ahimè, di qualità e tecnologia.

cio puo essere vero per gli impianti produttivi (e di questo è complice una serie di fattori puramente economici come una moneta debole, un costo (ed un valore, se vogliamo) della vita estremamente basso, ecc...) ma appunto l'annientamento dell'individuo preculde la formazione di idee originali imho, l'uomo diventa un mero attuatore, lu leveraggio del processo e non l'ideatore. non c'è processo creativo, solo esecutivo.

Il fenomeno ha già prodotto danni ingenti all’Occidente, ma è solo l’inizio.
Tutti i capitalisti occidentali sono ormai direzionati al mercato produttivo e distributivo Cinese.
Oggi noi accusiamo i primi contraccolpi.
Nei prossimi anni prevedo un’ecatombe.
Come non prevederla quando si hanno di fronte esempi banali che possono rendere l’idea: oggi un orologio al quarzo, tecnologicamente perfetto in tutte le sue finiture, se prodotto in Occidente costa ottanta euro.
Lo stesso prodotto è venduto dai cinesi a tre euro Iva inclusa.
Ma i prodotti che subiscono lo stesso trattamento sono ormai una quantità indescrivibile e presto saranno i cinesi a comprare l’Occidente.

L’Occidente non sembra per ora accorgersi della lenta invasione che coincide con il suo declino che presto diverrà esponenziale, logaritmico.

insomma... è ormai da una decina d'anni che si parla di cina come nuova potenza economica e politica...

L’uomo occidentale non è né preparato a ciò né possiede più le risorse interiori per sopportare questo declino inarrestabile.
In sé egli ha distrutto millenni d’umanesimo, cultura, storia.

cioè? che ha fatto? non capisco, puoi argomentare meglio per favore?

La televisione ha azzerato il livello culturale d’intere giovani generazioni.

hai mai visto la programmazione tv cinese? si mischiano format importati da hollywood a indottrinamento duro e puro.

La crescita interiore ha lasciato il passo al praticismo materialista e alle soddisfazioni epidermiche più che quelle dello spirito, contraddicendo le basi filosofiche e gli archetipi ellenistici sui quali l'Occidente si era generato, che prediligevano la crescita inetriore a quella esteriore, l'essere all'avere.

Mentre l’Oriente ha mantenuto a tutt’oggi una spiritualità che marcia di pari passo con il nuovo sistema, conferendo all’individuo quel distacco sufficiente capace di renderlo alieno alla mostruosità del sistema che lo rende puro ingranaggio, pedina, mezzo per il fine, l’uomo occidentale ha puntato tutto su de sé.

cioè coem ha fatto esattamente? non mi sembra. (condizioni di lavoro assurde, diritti umani pari a 0, assistenza sanitaria nulla ecc) in che modo la morale superiore di un operaio cinese lo rende asceta?

E’ il declino del materialismo Occidentale, dovuto anche al fatto che l’Oriente, pur rimanendo tale, ha saputo metabolizzare l’esperienza occidentale cogliendone l’aspetto più competitivo finalizzato all’egemonia economica che presto sarà anche culturale e materiale.
Un po’ come fece l’Occidente decenni fa quando seppe metabolizzare la contestazione traendo addirittura profitto dalla mercificazione dei simboli di quel fenomeno.

mi pare un po stiracchiato come esempio. vuoi argomentare?

Di fronte al crollo dei prezzi, del costo del lavoro, dell’aggressività dei mercati asiatici, della determinazione e della pazienza interiore tutta orientale, l’Occidente ha ormai una sola via: divenire succube di quei mercati, di quelle culture.

non sono d'accordo. puo essere il capitano sulla galera, che dirige il timone mentre l'oriente è ai banchi dei rematori.

Per correre ai ripari è tardi.
L’unico lavoro possibile oggi è il recupero e la salvaguardia dei valori e il ritorno a coltivare un umanesimo anche politico che spinga l’uomo occidentale ad una possibile catarsi dalla quale risorgere come una Fenice.
La politica può fare molto perché essa propone modelli sociali.

non sono d'accordo. ciò sarebbe valido per una politica centralista ed egemona, mentre una democrazia multipartitica occidentale credo che sia il RIFLESSO dei modelli sociali gia presenti.

Ma occorre abbandonare velocemente il liberismo economico e proporre modelli di sviluppo nuovi, dove la redistribuzione più equa permetta alle nuove generazioni un maggiore movimentismo e intraprendenza, limitando i monopoli in favore di uno sviluppo cooperativo e non verticistico come quello dei grandi capitali che hanno arricchito pochi e affamato molti.

in che modo una ridistribuzione da parte du un ente superiore dovrebbe promuovere l'intraprendenza? ed in che maniera il cooperativismo è superiore all'individualismo nei risvolti pratici? (lasciamo da una parte quelli morali per il momento)

Un concetto questo già magistralmente eviscerato da Herbert Marcuse nel suo "L'uomo a una dimensione" dove l’individuo, in questo modello la vita, si riduce al bisogno atavico di produrre e consumare, senza possibilità di resistenza.

ammetto la mia ignoranza, mi documenterò.

Per Marcuse, infatti, la società tecnologica avanzata riduce tutto a sé, ogni dimensione "altra" è asservita al potere capitalistico e ai consumi, conquistata dal dominio "democratico" della civiltà industriale; una società che condiziona i veri bisogni umani, sostituendoli con altri artificiali. E' in questo senso che Marcuse formula la condanna della tecnologia, che conterrebbe già insita nella sua natura un'ideologia di dominio.

no! la tecnologia è uno strumento per liberare l'uomo dal dominio delle limitazioni della fisica e del suo corpo!

In questo concetto sta l’errore dell’Occidente. La sua ipotetica forza, la libertà individuale e lo sviluppo capitalista, si è rivelato il modello sbagliato.
Il modello dell’individuo e del culto del suo interesse, del materialismo fino a divenirne schiavo.

essere schiavo di se stesso puo essere la piu grande liberà. non vi sono infatti limiti alla propria volontà.

Fino a soccombere ad un modello simile, addirittura copiato, mostruoso, degenere, ma che ha in se l’umiltà dell’anima che rende l’uomo schiavo del modello, ma capace di sentirsi libero anche immerso nelle feci.

non comprendo quest'ultimo passaggio. potresti ampliarlo o parafrasarlo per cortesia?



Fabio Greggio
per concludere: sono confuso. temo di non aver compreso al 100% il tuo pensiero. inizi dichiarando la superiorità del sistema orientale in virtu di una sua maggiore attenzione alla morlaità ed interiorità ma a piu riprese affermi che questo non ha portato miglioramenti alla sua condizione ed affermi che ha prodotto sistemi "mostruosi" ed "alienanti", dai quali l'orientale si difende con la sua moralità. coem ho detto sono confuso.

aspetto fiducioso una tua replica.

ciao
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Tant'è bella giovinezza / che si sfugge tuttavia! / Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza.

Ultima modifica di D1o : 19-11-2006 alle 22:58.
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