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Originariamente inviato da Λlєχiєl
[...]In realtà, come asserito da Bonifazio nella seconda pagina del thread, questa famosa dicitura 'dei 6 mesi', è solamente una maggiore tutela data al consumatore.
Infatti decorsi i 6 mesi, il consumatore non deve provare con il supporto di un tecnico (come molti pensano..) che non è colpevole del guasto; perchè la prova della non colpevolezza è data semplicemente dal fatto che il bene (ad esempio un notebook) non funziona, e dal momento che non sono presenti segni di un utilizzo anomalo (cicche spente sul monitor  ) il bene in questione non era idoneo a funzionare 24 mesi come impone la legge.
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"Onere della prova": dimostrazione che un guasto, mancanza, difetto o malfunzionamento fosse ('non fosse' nel caso del venditore) già presente al momento dell'acquisto del bene.
Nei primi 6 mesi, l'onere della prova spetta al venditore... Cosa significa? Significa che se l'acquirente riscontra un problema entro 6 mesi dall'acquisto del bene, non è tenuto a provare niente. Deve rivolgersi al venditore e pretendere che avvenga la riparazione o sostituzione. Il produttore/venditore, se non ha intenzione di procedere alla riparazione, è tenuto a provare che il guasto non si sia verificato per difetti di fabbrica, ma per cattivo/improprio utilizzo del bene. E fin qui ci siamo, no?
Passati i primi 6 mesi, l'onere della prova spetta all'acquirente... Cosa significa? Significa che deve essere l'acquirente a dimostrare che il guasto/difetto/ecc. fosse già presente all'atto dell'acquisto e quindi riconducibile ad un difetto di conformità. Domanda: e come fa a dimostrare ciò? E' sufficiente la sua parola e la constatazione che il prodotto non funzioni più? Il fatto che un prodotto si sia guastato, non mi pare implichi automaticamente che il difetto fosse già presente all'atto dell'acquisto, altrimenti che senso avrebbe dire che l'onere della prova spetta all'acquirente? Di conseguenza, uno che legge quegli articoli sulla garanzia, è normale che, nel caso siano passati 6 mesi dalla comparsa del difetto, pensa di doversi rivolgere ad un perito per farsi rilasciare un documento in cui si dichiari che il difetto fosse già sussistente all'atto dell'acquisto.
Se poi le cose stanno diversamente, allora, visto che non sono laureato in Giurisprudenza, ma mi ritengo comunque in grado di comprendere discorsi su norme e leggi (come credo chiunque ne sia in grado in questo thread), gradirei che qualcuno mi spiegasse per bene come stanno le cose. Non mi basta sentire una frase del tipo: "Io sono un avvocato e ti dico che le cose stanno così. Punto e basta.", ma gradirei una spiegazione più articolata. E possibilmente senza accendere i toni, poiché qui si cerca di ragionare e capire insieme... Non stiamo facendo gara a chi ha ragione, come dei bambini (e questo è un discorso generico, che rivolgo a tutti) o come fanno molti politici.