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Originariamente inviato da zerothehero
Dal "corriere" Il cnr l'anno prossimo riceverà 470milioni di stanziamento e avrà a bilancio 510milioni soltanto per pagare gli stipendi...
Ora, con tutta la buona volontà, perchè un ricercatore non dovrebbe andarsene negli Usa, visto che in Italia tra poco neanche gli pagano lo stipendio?
Inoltre:
Rettori, l'allarme di Trombetti:
... CUT...
(9 novembre 2006)
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Io lavoro per un istituto del CNR e ti assicuro che già da tre anni gli stipendi ANCHE DEI DIPENDENTI (oltre a quelli degli assegnisti come me) devono essere caricati su dei fondi, in genere progetti per cui l'istituto viene pagato oppure fondi statali appositamente stanziati (quindi i soldi vengono o dallo stato o da fondi europei o da ditte private, nel mio caso case farmaceutiche, o ditte di apparati medicali: due commesse a caso in questo periodo sono di una casa farmaceutica e una ditta che produce apparati medici, non a caso).
Ho assistito a varie riunioni di bilancio, perchè fino a poco tempo fa condividevo la stanza con il mio capo (ora per fortuna sua, ne ha una tutta per lui, come gli spetta), che si occupa anche di aspetti burocratici...
EDIT: che poi Trombetti è il rettore della mia università, la Federico secondo di Napoli (se è Guido Trombetti

, l'ho anche incontrato quando è venuto ad inaugurare la risonanza da 3 T della Siemens, qui al Policlinico) e si riferisce sopratutto alla ricerca universitaria (che non so di preciso come funziona), perchè, come ho spiegato, per il CNR funziona diversamente. Pensate che io personalmente mi occupo di ricerca sulla sclerosi multipla, ma non abbiamo mai visto un euro dalla associazione che raccoglie i fondi...

Vanno solo ad istituti che fanno trial clinici e che probabilmente sono enti di ricerca universitaria. Le ricerche che ci hanno commissionato sullo studio dell'efficiacia di farmaci per la sclerosi multipla sono pagate da case farmaceutiche. Proprio ora sta partendo un trial clinico multicentrico, pagato da una nota casa farmaceutica per testare il suo nuovo farmaco (statine da aggiungere alla cura standard) e noi dovremo verificare cosa cambia dopo due anni di cura con il nuovo farmaco rispetto a pazienti che hanno preso il placebo (utilizziamo un doppio cieco, ma il farmaco e il placebo, sono AGGIUNTIVI alla cura standard)