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Roma, 13 nov. (Adnkronos) - Bagarre alla Camera, dopo alcune dichiarazioni del deputato di Rifondazione comunista Francesco Caruso (nella foto), che, commentando la decisione presa oggi dal ministero della Salute di elevare la quantità di cannabis considerata per uso personale, ha rivelato di aver ''seminato alcuni semi di marijuana nelle fioriere della cortile della Camera dei deputati'', aggiungendo che ''in questi giorni sono gia' sbocciati i primi germogli''. Esponenti della Cdl, intervenuti in Aula, hanno chiesto un intervento del presidente della Camera Fausto Bertinotti e il vicepresidente Pierluigi Castagnetti, in quel momento alla guida dell'Assemblea, ha assicurato che il presidente ''è stato immediatamente investito della questione''.
''Chiedo che la presidenza intervenga -ha affermato il vicecapogruppo di An Roberto Menia- perché questi non sono i tamponi delle 'Iene', questo è un parlamentare che si vanta di compiere reati all'interno della Camera. E su questo la presidenza della Camera non può fare finta di non sapere e non può fare finta di non vedere''.
E' poi intervenuto il capogruppo di Forza Italia Elio Vito, che richiamandosi all'articolo 60 del regolamento, ha chiesto la convocazione dell'ufficio di presidenza per comminare eventuali sanzioni a Caruso. Altrimenti, ha aggiunto riferendosi a Bertinotti, ''vuol dire che condivide il gesto dell'onorevole Caruso, vuol dire che non lo ritiene grave e il presidente della Camera dovrebbe eventualmente far meglio conciliare le sue funzioni di rappresentanza di tutta l'Assemblea e della dignità dell'Assemblea con l'appartenenza allo stesso gruppo e allo stesso partito dell'onorevole Caruso che turba i lavori parlamentari''. ''Informerò immediatamente il presidente della Camera -ha assicurato Castagnetti rivolgendosi a Vito- la prego di non fare dei processi alle intenzioni sulle scelte del presidente della Camera che ancora non conosce e nessuno conosce. Credo che converrà con me, essendo un garantista, che la procedura prevede che il presidente della Camera chieda al collegio dei Questori di fare una rapida indagine e poi verranno assunti i provvedimenti del caso''. E così è stato. ''Ho dato incarico ai questori, come da prassi, in una vicenda così controversa, di effettueare un approfondimento e, se del caso, insieme ai questori di investire di questa discussione l'ufficio di presidenza. Qui, in questo luogo, la discussione è chiusa'', ha infatti detto poco dopo il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Insodisfatto per l'intervento, il capogruppo di An Ignazio La Russa ha annunciato l'abbandono dell'Aula, seguito da altri esponenti del centrodestra.
Il capogruppo di Rifondazione comunista Gennaro Migliore ha definito la reazione della Cdl una ''esagerata interpretazione'' delle parole di Caruso, annunciando la successiva smentita. ''Pertanto -ha aggiunto- l'atteggiamento che avete tenuto fino ad ora mi pare non rechi un servizio positivo all'immagine del nostro Parlamento. Vi siete occupati di sindacare su un'opinione politica e su un atteggiamento che non corrisponde minimamente ad una fattispecie di reato. Non c'è nessuna necessità di invitare l'ufficio di presidenza ad esprimersi su una posizione che è basata sul nulla''. ''Il Parlamento è il luogo dove ci si confronta -ha replicato Castagnetti- sono state chieste e sono state date delle spiegazioni. L'onorevole Migliore ci ha detto che è stata fatta la smentita, è un'informazione che credo sia utile, serva a rasserenare il clima e a chiudere la discussione, fermo restando che sono possibili tutte le iniziative da domani in avanti''. Ma il dibattito è andato ancora avanti per diverse minuti, con vari interventi di protesta da parte di esponenti del centrodestra.