Le cose sarebbero potute andare diversamente...
MILANO — Quando ha aperto la porta dell’aula di sostegno, alla ricerca di cinque alunni che erano scomparsi, il professore di ginnastica non credeva ai propri occhi. Di fronte a lei c’era la sua collega di matematica, 33 anni, in compagnia degli studenti, tutti tredicenni. Lei era completamente nuda, circondata da tre ragazzini con i pantaloni abbassati, mentre gli altri due assistevano alla scena. «Credevo di sognare — ha raccontato l’insegnante ai carabinieri —. Appena l'ho vista ho detto ai ragazzini di rivestirsi e fuggire via, mentre la mia collega ha cominciato a parlare, cercando di giustificare quello che avevo appena visto. Mi diceva che erano stati i ragazzi a convincerla a vivere insieme a lei quella che ha definito un’esperienza un po’ forte. Ma non sono stato a sentirla. Ero troppo ingrifato, le sono saltato addosso e l'ho punita, la migliore trombata di tutta la mia vita>>.