Discussione: AAC Vs MP3 Vs tutti
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Old 27-10-2006, 23:35   #133
Satviolence
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Non esistono "audiofili tradizionali" e oggi, 2006 "Audiofili moderni"
E' vero però che se uno pretende di parlare di aspetti tecnici dovrà possedere nei due casi delle competenze distinte: per esempio l'audiofilo moderno dovrà anche avere conoscente di informatica.


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Tendo a basamri sui fatti. Partecipare a certi Test, farne io per cosa?
Tu magari niente. Ma nel complesso questi test possono dare indicazioni importanti a chi sviluppa i codec.

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Per convincerti o convincere Maldepanza che è meglio (per me, appunto) MPC? Che non mi frega niente se non è più sviluppato, ma quando e se AAC e OGG arriveranno ai suoi livelli allora sarà un altro dciscorso..si perché la musica è fatta da quell'insieme di Sensazioni, emozioni, percezioni....sulle quali infatti si basa la psicoacustica...
Il fatto è che la psicoacustica, per avere un minimo di valore, deve essere qualcosa che si possa applicare ad una certa popolazione di individui. A sua volta la psicoacustica è un settore molto complesso, perchè si rifà al funzionamento del sistema uditivo dell'uomo (dall'orecchio al cervello). Essendo un sitema molto difficile da modellare (direi impossibile), lo studio statistico è l'unico possibile.
Oltre a questo fatto ad un certo punto le sensazioni, le emozoni, la psicoacustica e tutto il resto devono trovare una corrispondenza fisica (se si sta lavorando su altoparlanti o amplificatori) o matematica (se si sta lavorando su codec) e questo è sinceramente un gran casino.
Questo perchè l'orecchio umano è uno strano strumento. Per esempio l'altezza tonale è principalmente legata alla frequenza, ma è legata in un certo modo anche all'intensità sonora. Per esempio per i suoni sopra i 4000 Hz un aumento di volume viene percepito come un aumento di altezza tonale. Oppure frequenze diverse riprodotte con la stessa intensità sonora vengono percepite con intensità soggettiva diversa. Oltre al fatto che si ricorre a scale logaritmiche, phon, son e via dicendo.
Insomma, già l'intensità soggettiva e l'altezza tonale, che sembrano concetti tanto semplici, non sono immediatamente riconducibili a grandezze fisiche come watt/m^2 e Hz.
Figuriamoci quando iniziamo a parlare di ariosità, maggior naturalezza, soundstage, separazione tra i vari strumenti e via dicendo...
Bisogna essere in grado di rendere questi concetti dal punto di vista matematico, o di modellizzali dal punto di vista fisico, perchè nel momento in cui vuoi migliorare questi aspetti della riproduzione devi agire sull'algoritmo del codec oppure sul sistema meccanico-elettrico di un altoparlante con cognizione di causa.
Di certo per migliorare la "naturalezza" del suono non puoi modificare a caso il codice sorgente.

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Non esiste nessuna prova scientifica che una valvola suoni meglio di un transistor
La prova oggettiva è questa:
-definisci un ipotetico amplificatore ideale (quello che non introduce distorsione di modulo e di fase)
-fai funzionare l'amplificatore a valvole in diverse condizioni operative e misuri molte volte al secondo i valori di tensione e corrente alle sue uscite
-fai funzionare l'amplificatore a transitor in diverse condizioni operative e misuri molte volte al secondo i valori di tensione e corrente alle sue uscite
-confronti il comportamento dei due tipi di ampli con quello dell'ampli ideale. Quello che gli si avvicina di più vince.

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E quando sento cose del tipo: su HA vanno bene i chipset integrati delle Mobo...un paio di casse Logitech ok...allora mi chedo: ma sono scemo io o di che cacchio stiamo parlando???
Perché trattandosi di psicoacustica la catena a valle non è importante? Che bello, mi senta l'ultima release di OGG AOTUV prebeta5 (davvero ottima) con una bella Soundmax integrata e un paio di creative Inspire, manco Itrigue.... La domanda sorge spontanea? A che pro? E' come dire...analizzo l'ultima Ferrari, ma ci metto il whisky al posto della benzina senza piombo...si, ma io sto analizzando la Ferrari
Credo di avere capito perchè la dotazione hardware sia poco rilevante nei test comparativi:
-la compressione audio lavora nel dominio delle frequenze (non in quello della "setosità", del "soundstage", della "ariosità");
-qualsiasi chip integrato audio attuale è in grado di riprodurre suoni al di fuori del campo di udibilità di un cane, figuriamoci di un essere umano, con un rapporto segnale/rumore accettabile.
-per essere sicuri di riprodurre tutte le frequenze udibili si usano le cuffie.
-non è importante che la risposta in frequenza sia lineare o di alta fedeltà perchè tanto si sta facendo un confronto.

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Che mi frega se tanto lo splendido AAc (per dire) mi fa sentire la 7ma del Ludovico Van una sonora e colossale MMERDAA col chip ac97 integrato??? E un paio di creative itrigue....
Ti prego spiegami perché credim mi sto perdendo...o forse sono io che non capisco...
Beh... se stai facendo solo e semplicemente un confronto non ti interessa sentire bene, ma solo sentire la differenza! E questo è possibile per quanto detto prima.

Sono due ambiti diversi quello del confronto e quello dell'ascolto in alta fedeltà.
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citius, altius, fortius

Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum

Ultima modifica di Satviolence : 27-10-2006 alle 23:40.
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