Alla fine di settembre fa ho ricevuto un verbale della Polizia Municipale di BRESCIA relativo al superamento del limite di velocita' (in data 4 giugno 2006, velocita' rilevata 113 km/h, 150 Euro e - 2 punti) rilevato con autovelox modello TRAFFIPAX SPEEDOPHOT matricola xxxx omologato con decreto 1969 del 06/08/1993.
Non sono stato fermato perche' "la tipologia della strada (strada urbana di scorrimento tipo b) consente di farlo".
Sto pensando di fare ricorso (al G.d.P. o al Prefetto di Brescia) e chiedo a qualche "esperto" un consiglio...
Motivazioni a mio favore:
1) in prima riga del verbale si dice: "... in via VIA TANGENZIALE SUD ... " ---> non precisando il numero civico ne' il km esatto della tangenziale stessa si intende un tratto di oltre 15 KM, ed ho trovato 2 ricorsi accettati da altrettandi G.d.P. nei quali si indicava che la mancanza del numero civico impediva al contravventore di potersi difendere adeguatamente.
2) l'omologazione indicata risalente al 1993 e' "antica" e non fatta da un ente SIT autorizzato (in Italia il primo ente SIT e' stato autorizzato il 15 giugno 2006). Ho trovato svariati ricorsi accettati da G.d.P ecc. che confermano il fatto che gli autovelox essendo strumenti di misura devono essere tarati da un ente autorizzato (SIT appunto) e periodicamente verificati.
A mio sfavore
1) sono ripassato dalla tangenziale sud, e i cartelli indicanti il limite di 80 km/h sono effettivamente molto presentii... certo che la mancanza dell'indicazione del punto esatto dove avrei commesso l'infrazione potrebbe farmi dire che dal punto di immissione alla tangenziale fino al primo cartello indicante gli 80 km/h non potevo sapere la velocita' massima consentita (superstrada a 2 corsie per centro di marcia, quindi 110 se non sbaglio!), e che magari l'autovelox era posto PRIMA del cartello.
2) ho trovato un unico ricorso rigettato da un G.d.P. (relativo a motivazione del ricorso mancata omologazione dell'autovelox), ed e' stato quello di un tizio che percorreva a 180 km/h un tratto con limite 70 km/h, quindi non si riconosceva che l'imprecisione dello strumento giustificasse tale abnorme errore dello strumento.
A voi risulta che tutti i ricorsi fatti a multe per eccesso di velocita' rilevate con autovelox siano stati SEMPRE accettati? (mi sembrerebbe troppo facile

)
3) Ho appreso da amica avvocato che il G.d.P. di Brescia non sarebbe ben propenso ad accettare ricorsi relativi ad autovelox (e sto usando un eufemismo); inoltre c'e' il discorso dell'udienza a cui si deve essere presenti (per magari essere "derisi" con frasi del tipo "lei andava comunque troppo forte!"), al fatto che la multa e' di "soli" 150 Euro e di -2 punti...
Al contrario non ho informazioni sullo stile di giudizio del Prefetto di Brescia, al quale basterebbe inviare il ricorso (senza dover mai essere convocati), attendendo la sua decisione. C'e' il rischio pero' che in caso di rigetto del ricorso l'importo da pagare venga almeno raddoppiato (300 Euro)
A prescindere da quest'ultimo punto (non si puo' entrare a priori nella testa degli individui giudicanti), cosa mi consigliate di fare?
1. Pagare i 150 Euro e la prossima volta guardare meglio i cartelli (ed anche i bordi della strada per la presenza di autovelox

)
2. Fare ricorso al G.d.P; al peggio si perde una mezza giornata di tempo, un viaggio a Brescia, e si pagano poi i 150 Euro
3. Fare ricorso al Prefetto, contando di avere 2 motivazioni "FORTI" perche' questo venga ragionevolmente accettato; se va male, si pagheranno poi 300 Euro