immaginate una sinusoide, e due linee parallele che la intersecano orizzontalmente a due altezze diverse (variabili).
Ciò che rimane nell'mp3 è la porzione compresa tra le due linee.
Sebbene le due linee siano distanti (e più sono distanti e meno viene tagliato), l'onda sonora viene in ogni caso "castrata", mutilata, e quando ciò avviene il risultato è facilmente percepibile a orecchio (sempre chè il dispositivo di output ci consenta una certa precisione).
Il suono è "metallico", la ricostruzione della scena stereo (per chi sa cosa vuol dire) è approssimativa e imprecisa, alcuni toni diventano infedeli (chi ha provato a sentire per esempio un concerto di solo piano di Keith Jarrett in mp3 o anche Mezzanine dei Massive Attack mi capirà perfettamente).
Gli MP3 sono una riproduzione approssimativa della sorgente.
Che vi piaccia o no, questo sarà tanto più vero quando avrete la pazienza, i mezzi e la bontà di verificarlo da soli.
Non è certo una accusa, capiamoci, ma insomma perfino in un mondo dove tutto sembra MP3, qualcuno dovrebbe abituarsi a pensare diversamente, cioè che il suono è un'altra cosa.
Un'altra cosa, tutta un'altra cosa.
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