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MASTELLA: STOP ALLA RIFORMA DELL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO O SARA' TERREMOTO
ROMA - Se la riforma dell'ordinamento giudiziario non verrą sospesa, dal 28 ottobre, da quando cioé entrerą in vigore la norma che obbliga i magistrati a scegliere tra la carriera di giudici e Pm, "ci sarą un terremoto negli uffici giudiziari". Un "terremoto che ricadrą sulle spalle dei cittadini". Lo ha detto il ministro della Giustizia Clemente Mastella intervenendo in Aula al Senato sul disegno di legge che punta a sospendere la riforma della Cdl.
Il presidente del Senato Franco Marini ha sospeso la seduta per un' ora, come richiesto dal ministro della Giustizia. Il Guardasigilli aveva chiesto, nel suo intervento, la sospensione di un'ora dei lavori per avviare degli "incontri informali" con maggioranza e opposizione sul disegno di legge del Governo.Bisogna "verificare - ha detto il Guardasigilli - se ci sono condizioni di disponibilitą" nel portare avanti il provvedimento, altrimenti "ciascuno andrą avanti per la propria strada". "La giustizia- ha detto Mastella - č materia istituzionale e ha bisogno del supporto calorico di maggioranza e opposizione".
La Cdl ha accettato l'invito di Mastella, ma il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani ha messo subito le mani avanti spiegando che "a questo punto i margini per un confronto sono estremamente esigui".
IL DDL MASTELLA In 18 pagine e' racchiusa la ricetta di Mastella per ''correggere'' e non ''stravolgere'' la legge 'Castelli', accogliendo parte delle richieste provenute dall'Associazione nazionale magistrati e dal vicepresidente del Csm Nicola Mancino. Il ministro, ribadendo la necessita' di sospendere per alcuni mesi i decreti attuativi piu' controversi della legge 'Castelli' - in pratica facendo sopravvivere solo il n. 20, 24 e 35 sugli incarichi di Cassazione e la pubblicita' degli incarichi extragiudiziari - ha detto di voler modificare l'accesso in magistratura consentendo l'ingresso al concorso anche a chi non e' laureato in legge ma, ad esempio, ha vinto un concorso pubblico. Il ministro pensa, poi, di aggiungere una quarta prova scritta ''pratica'': come la redazione di una sentenza.
Salta del tutto - nel ddl del leader dell'Udeur - l'obbligo della scelta iniziale, per gli aspiranti giudici, tra le funzioni requirenti e quelle giudicanti. Un piccolo ritocco e 'previsto per le modalita' di funzionamento della Scuola Superiore della magistratura, mentre un intervento piu' massiccio richiede la demolizione del 'concorsificio' che avrebbe dovuto modulare le carriere delle toghe con piu' esami di verifica. Mastella ha in mente una verifica quadriennale su capacita', diligenza, laboriosita' e impegno.
Se il magistrato fa 'flop', niente aumento e rischio di cambiare ufficio. Per quantoriguarda il tema 'caldo' della distinzione delle funzioni,Mastella vuole rendere possibile il passaggio da giudice a pm -e viceversa - solo dopo un corso di preparazione e nella sola ipotesi che la sede prescelta non sia nel medesimo distrettodove il magistrato ha esercitato. Un forte ridimensionamento e'tratteggiato anche per il ruolo del capo della Procura: la gerarchizzazione voluta da Castelli si fara' sentire di meno, con piu' controllo da parte del Csm e con la restituzione delle ''deleghe'' ai pm. Stop anche all'obbligatorieta' dell'azione disciplinare da parte della Procura della Cassazione: l'ufficio fara' da 'filtro' alle denunce e potra' archiviare.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 2006-09-27 10:22