Certo che ci sarebbe. Se le aliquote fossero inferiore, ma le infrastrutture superiori, è ovvio che in molti imprenditori emigrerebbero all'estero.
In realtà - probabilmente non sono stato abbastanza chiaro

- io rispondevo in particolare a questo passaggio di dantes76
In particolare mi ha dato "fastidio" il fatto di parlare di scappatoie, quando invece mi pare chiaro che questo genere di scappatoie sono legittime (secondo l'ipotesi che ho prospettato in precedenza).
Insomma, non volevo che passasse come verità assoluta il fatto che gli imprenditori vanno all'estero per evadere (che poi evasione non è perché le tasse si pagano dove si producono i redditi). Se poi mi voleste tirare fuori le c.d. triangolazioni è un altro discorso ancora

(anche queste, comunque, mi pare che siano state ridimensionate con il decreto Bersani).
Comunque, rispondendo alla tua domanda, è ovvio che ora come ora si va all'estero per i minori costi, ma questo non significa "evadere". Ad esempio conosco una persona, imprenditore qui in Italia (tra le altre cose anche con una discreta azienda) che è emigrata in Romania perché laggiù la redditività del capitale è più elevata. Ora paga le tasse laggiù e ci abita pure (credo che ci abbia preso anche moglie

).