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Originariamente inviato da giannola
(AGI) - Roma, 8 ago. - Il piu' grande giacimento di petrolio degli Stati Uniti curato da un consorzio guidato da British Petroleum, che comprende ConocoPhilips ed Exxon Mobil, ha chiuso a causa di perdite nell'oleodotto che attraversa l'Alaska. L'arresto della produzione ha fatto impennare il brent, che ha raggiunto i 78,30 dollari al barile, nuovo record storico. Nonostante i messaggi rassicuranti da parte dell'Opec e l'annuncio da parte degli americani sull'utilizzo delle riserve (i tagli annunciati corrispondono all'8 209568ella produzione totale in Usa)- scrive Repubblica -, la tensione resta ai massimi livelli mentre gli economisti di S&P ipotizzano un prezzo fino a 250 dollari al barile nel caso in cui l'Iran dovesse decidere di chiudere lo stretto di Hormuz a causa dell'inasprirsi del conflitto mediorientale. Il Sole-24 Ore ricostrusce le peripezie della British Petroleum, caduta sotto accusa per il logoramento dell'oleodotto. In Alaska - riferisce il quotidiano economico - gia' nel 2000 Bp era stata dichiarata 'sorvegliata speciale' per cinque anni dlle autorita' federali perche' si era disfatta di scarti di lavorazione nocivi in modo illegale. A marzo di quest'anno - prosegue il Sole - la fuoriuscita di oltre 200mila galloni (circa 800mila litri) di petrolio, dovuta secondo l'autorita' alla mancata manutenzione degli impianti, ha portato a un'inchiesta penale. Ieri, e' il caso di dirlo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
sono al settimo cielo, spero di sentire presto di altri pozzi chiusi, così finalmente smetteremo con i carburanti fossili di distruggere il mondo
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Scusa, ma l'hai letto il motivo per il quale è stato chiuso tale pozzo?
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