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E allora, mi domando, e lo domando a Voi che avete avuto la pazienza di leggere fin qui, qual è il senso di sbattersi tanto per la Verità, di ostinarsi a mettere sotto il naso della gente cose che non vuole sapere? Quando si apre un thread qui su HWU, a che pro viene fatto? Come mero esercizio intellettuale personale, per rimanere lucidi e coscienti, o per una questione di coscienza individuale “io l’ho detto e sono a posto con la coscienza, se voi non ci credete, beh, son cacchi vostri!”? Oppure, a beneficio dei numerosi lettori che non postano? Perché per quanto riguarda gli scrittori abituali, essi sono rigidamente schierati, Guelfi e Ghibellini col marchio doc. Non vedo nessuno, cambiare idea su queste pagine. O si ritiene indecoroso cambiare idea per una cosa letta su Internet, oppure Internet non ha la forza di cambiare le idee. E allora bisognerebbe dosare diversamente la propria presenza su Internet.
Ci sono battaglie politiche sanguinose, per il controllo dei giornali, o dei telegiornali. Giornali che poi in definitiva dicono tutti le stesse cose. Non ce n’è uno, che esca dal perimetro dei “valori condivisi” che tanto bene conosciamo. Eppure si sono scannati a botte di centinaia di milioni di euro, per il controllo del Corriere della Sera. E la gente ripete le parole d’ordine inventate da questi media. Si scannerebbe forse qualcuno, per il controllo di HWU?
Io penso – e non è un mero esercizio consolatorio, ci credo davvero – che sia indispensabile che un nucleo di persone, non importa quanto ristretto, conosca la verità, o perlomeno si ponga come priorità quella di cercare la verità. In un mondo in cui ognuno fa le misure come gli vengono comode, è indispensabile che resti qualcuno che conosca la vera misura delle cose. Sapete, come quel metro d'argento che c'e a Greenwich, ognuno può tirare il metro come vuole, ma alla fine l'unico buono resta quello.
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Personalmente ritengo questa sezione una delle più proficue che conosca per la quantità enorme di notizie postate, soprattutto ad opera di utenti che informano su aree solitamente al di fuori del raggio d’attenzione dei media, e per la quantità di utenti che vi partecipano. I flame e i post da Guelfi e Ghibellini non mi sono mai interessati in quanto tali, ma solo perché inseriti in un più ampio processo generale di dibattito che può aiutare a fare affiorare, se non la verità, qualcosa che ci vada vicino.
A proposito della verità: guardandosi attorno, leggendo i giornali, guardando dibattiti televisivi dove esponenti politici o dell’opinione pubblica si confrontano, ci si può accorgere di un fatto che da tempo ritorna sistematicamente: la quasi impossibilità, per il cittadino medio, di appurare lo stato delle cose a causa della quantità abnorme di notizie sempre opposte e contrastanti che ci vengono date. Bombardati ovunque, da chiunque e su qualsiasi cosa, viviamo in un vero e proprio ginepraio di fatti, contro-fatti, dichiarazioni, controdichiarazioni, accuse, contro-accuse, smentite, difese, censure e non so quant’altro, da ogni parte e da ogni corrente politica; per evidenti ragioni di immagine, di diplomazia, di opportunità, di retorica, di populismo, di controllo, eccetera. Cosicché, nel vasto mare menzognero e fregnacciaro che ci circonda, e considerato che una fetta consistente della giornata di molti è dedicata all’espletamento di attività lavorative routinarie e non alla ricerca, è molto difficile riuscire a stabilire chi dice il vero, chi merita fiducia e stima, e quindi anche il voto.
E allora, per cercare di rompere questa cortina di ferro e vedere un po’ meglio nella fumosa notte, scambiarsi opinioni è fondamentale, soprattutto perché, nell’epoca della comunicazione di massa, il rapporto media-utente è asimmetrico, cioè i media informano (ruolo attivo) e l’utente riceve (ruolo passivo); i primi spesso offrendo fatti parziali, storpiando, quando non proprio inventando; il secondo abituandosi ad accettare, senza spirito critico, ogni dato. Bella, a questo proposito, è la frase di Derrida: “i media non informano mai sui fatti, informano
i fatti”.
Allora, per spezzare questo circuito è importante non limitarsi a ricevere passivamente ciò che i media passano, ma cercare il prima possibile persone a cui chiedere: “hai sentito?, che ne pensi? Tu come l’hai inteso? Chi l’ha scritto? Cui prodest”. Per cui un forum come questo, soprattutto per chi ha scarse possibilità di confronto nella vita reale, è fondamentale proprio per la ricerca di quella verità che dici. Già lo diceva J.S.Mill nel suo saggio sulla libertà quanto fosse importante per l’umanità la libera e pubblica espressione delle proprie idee: “se un’opinione è falsa in sé, ascoltarne un’altra vera può far abbandonare la propria per abbracciare la vera; se è vera in sé, ascoltarne una falsa rafforzerà l’idea che la stessa sia vera”.