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Originariamente inviato da Ghiken
Il vicequestore Francesco Costanzo, il dirigente del commissariato, usa ogni cautela per descrivere le fasi di questo film in apparenza impossibile. «Lo abbiamo preso anche per un po’ fortuna - dice -, un anno e mezzo fa lo stupratore era finito in una retata anti-clandestini. Per evitare di essere rimpatriato, si procurò una serie di autolesioni con una lametta. In ospedale fu curato e infine rispedito in Romania. Fu in quell’occasione che i sanitari si accorsero di quella singolare “operazione” al pene. Quando Anna ci ha descritto il suo aggressore, siamo andati a cercarlo a colpo sicuro».
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ahhh come funziona bene la giustizia in Italia!
questo è clandestino da 3 anni, sanno benissimo dov'è (lo dicono loro stessi) e aspettano a prenderlo solo ora, nonostante dovesse già essere espulso visto che già lo avevano rimandato in Romania perché clandestino.
insomma, per essere preso e incarcerato (o rispedito al mittente) doveva giusto commettere uno stupro o chissà quale altra nefandezza