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Una banca cinese presta denaro a Taiwan per favorire gli investimenti in Cina
11 Luglio 2006
CINA - TAIWAN
Una banca cinese presta denaro a Taiwan per favorire gli investimenti in Cina
Siglato ieri un accordo per finanziamenti agevolati alle imprese di Taiwan. Intanto l’economia del Guangdong cresce rapida ma dipende dagli investimenti esteri e il benessere della popolazione non aumenta con pari velocità.
Pechino (Scmp) – Una banca cinese presterà denaro agli imprenditori di Taiwan per consentire maggiori investimenti in Cina.
Ieri, a Pechino, l’Ufficio affari taiwanesi del Consiglio di Stato ha concluso un accordo con la cinese Huaxia Bank per la concessione di finanziamenti nei prossimi cinque anni alle imprese dell’isola.
L’accordo – ha detto Chen Yunlin, direttore dell’Ufficio affari – favorirà gli investimenti di queste ditte nella Grande Cina. Da anni Chen Shui-bian, presidente di Taiwan, invita gli imprenditori a diminuire gli investimenti in Cina, per timore che influiscano sull’indipendenza della Nazione. Gli investimenti in Cina debbono essere autorizzati, ma gli uomini d’affari aggirano in vario modo i limiti: dal 1991 al 2005 Taiwan ha approvato investimenti per 47,2 miliardi di dollari, ma a Pechino risultano ammontare a 89,6 miliardi.
Ma la più facile disponibilità di capitale da investire – osserva Tseng Hsin-chao, vice presidente dell’Associazione degli imprenditori taiwanesi di Xiamen – non basta, da sola, a favorire maggiori investimenti. “Le principali attrattive [per gli investimenti] – dice – sono la stabilità politica e il basso tasso di criminalità”.
Per concludere questo accordo la Huaxia Bank è diventata la prima banca commerciale azionaria, con le azioni divise tra diverse banche, come la Banca dell’Agricoltura, e una partecipazione anche di privati.
Intanto si prevede che l’economia della sola regione del Guangdong – secondo il governatore Huang Huahua – crescerà ogni anno di 2 miliardi di dollari Usa di più di quella dell’intera Taiwan, superandola entro il 2010, quanto a volume di affari.
“Ogni anno – dice Huang – la nostra economia cresce di 3 miliardi di dollari, quella di Taiwan di circa 1 miliardo”. “Entro il 2010 la nostra economia raggiungerà i 3,35 trilioni di yuan e con un prodotto pro capite di 34.400 yuan annui, il doppio rispetto al 2000”.
Questo, almeno, prevede il piano quinquennale per lo sviluppo. Comunque – riconosce Huang – Taiwan resterà ancora a lungo superiore quanto a capacità scientifica e di innovazione.
L’anno scorso il prodotto economico della regione ha superato quello di Hong Kong.
Ma occorre anche considerare – fa presente Cheng Jiansan, economista presso l’Accademia delle scienze sociali del Guangdong – il prodotto pro capite: nel 2005 il Prodotto interno lordo pro capite è stato di circa 3 mila dollari nel Guangdong, rispetto agli oltre 25 mila dollari di Hong Kong.
La regione resta dipendente dagli investimenti esteri, che generano – prosegue Cheng – la metà del volume di affari.
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