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c'è un bellissimo libro...
Roger Penrose, "La mente nuova dell' imperatore", edizione BUR
in cui il nostro amico scienziato analizza il problema e - a quanto ho capito - conclude che non sia possibile rappresentare il cervello come un computer sofisticatissimo basato su algoritmi, un “sistema” computabile e riproducibile, che sarebbe l' intento dei cosiddetti sostenitori dell' IA forte.
ma nel libro si trovano anche moltissimi spunti di riflessione sulla sicenza, i suoi fondamenti e il suo rapporti nell società, il tutto condito da grandi citazioni e interessanti digressioni per spiegare ogni punto di vista.
lo consiglio a tutti coloro che abbiano una buona dose di coraggio (624 pagine), cultura scientifica solida (non si risparmiano diagrammi ed equazioni) e, ovviamente, voglia di imparare ;-)
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