il 18 aprile si è fatta sentire anche la chiesa cattolica:
Mosca. Intervistato da Interfax, l’arcivescovo Antonio Mennini (rappresentante del Vaticano nella capitale russa) si è complimentato con il sindaco Yuri Luzhkov per aver bloccato il primo gay pride moscovita, previsto per il prossimo maggio.
Oltre all’arcivescovo Mennini, anche il mufti russo Talgat Tajuddin e il rabbino Lazar avevano fatto sapere di non gradire l’attuazione della prima grande marcia GLBT del paese.
“Penso - ha dichiarato ad Interfax l’arcivescovo Mennini - che il provvedimento preso dall’amministrazione di Luzhkov sia una decisione saggia. In osservanza con tutte le indicazioni della fede cristiana contro tali azioni pubbliche, vorrei puntualizzare ciò che è cruciale e innegabile per ogni persona ragionevole: tale manifestazione porterebbe certamente ad un aggravarsi delle tensioni nella società russa e forse anche a violenze, il che è inammissibile in ogni caso.”
In difesa del Pride oltre a Giovanni Di Stasi, Presidente del Consiglio d'Europa (COE), pubblicamente si sta impegnando anche Merlin Holland, nipote di Oscar Wilde.
Fonte: gay.it
http://www.gay.tv/ita/magazine/news/...lio.asp?i=3590
e già il 2 maggio scattavano le prime manifestazioni omofobe:
Mosca. La polizia ha formato una catena umana per impedire a 150 skinheads e a vari manifestanti nel nome della chiesa ortodossa di devastare un locale dove si teneva un evento gay. Il locale stava tenendo un evento a sostegno delle manifestazioni glbt in programma.
Il consiglio comunale deve decidere se dare il permesso alla manifestazione nei prossimi giorni, mentre il sindaco, i partiti nazionalisti e le chiese cattolica, ortodossa, musulmana e ebrea
chiedono con minacce di impedire la manifestazione.
E sabato, mentre gli skiheads lanciavano sassi contro i frequentatori del locale e urlavano frasi indegne,i vari preti ortodossi a loro fianco pregavano alzando le loro icone religiose.
La tensione è stata massima quando uno dei frequentatori del locale si è accasciato al suolo colpito da un pietra.
Il cordone di polizia ha aiutato 100 persone a lasciare vive il locale, mentre a centinaia di altre veniva impedito di raggiungerlo per dare man forte alle persone intrappolate.
Preti e skinheads hanno promesso altri attacchi se sarà dato il permesso del pride.
Giorgio Lazzarini
http://www.gay.tv/ita/magazine/news/...lio.asp?i=3651