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Old 16-05-2006, 23:37   #90
Ewigen
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SOMALIA 16/5/2006 12.22
MOGADISCIO: REGGE ANCORA TREGUA "PRECARIA"

Resta calma per ora la situazione a Mogadiscio dove da oltre 48 ore ormai non si registrano più combattimenti. “La città sta ricominciando a vivere con i suoi ritmi normali. Anche nei quartieri a nord, maggiormente interessati dalla battaglia dei giorni scorsi, qualche negozio ha riaperto i battenti e alcuni degli abitanti fuggiti stanno tornando per verificare lo stato delle loro proprietà” dice alla MISNA il dottor Ali Mohalim Mohamed, vice-direttore dell’ospedale Madina, la principale struttura sanitaria di Mogadiscio. Tuttavia, fonti contattate in città sottolineano come la popolazione consideri estremamente precaria la ‘tregua’ informale raggiunta nel fine settimana tra i miliziani delle Corti Islamiche e gli uomini dell’Alleanza contro il terrorismo, messa in piedi recentemente da alcuni dei più potenti signori della guerra di Mogadiscio per cacciare dalla città le Corti (accusate di legami col terrorismo internazionale). A rendere ancora più traballante il cessate il fuoco - che molti ritengono strumentale a entrambi le parti per ottenere rinforzi e armi - secondo alcuni osservatori contribuirebbe anche un episodio dai contorni ancora poco chiari avvenuto durante la notte e che avrebbe coinvolto gruppi delle due fazioni protagoniste della battaglia di Mogadiscio. Due uomini della scorta di Mohamed Omar Habeb, detto 'Dherre', uno dei principali signori della guerra di Mogadiscio sono morti in un attacco avvenuto stanotte lungo una delle principali strade della zona nord della città. Altre versioni riferiscono, invece, che i due sarebbero stati uccisi all’interno del loro accampamento da non meglio precisati ‘cecchini’. Nonostante le differenti versioni sulla dinamica dell’incidente, tutti sembrano ritenere che l’episodio abbia il potenziale per riaccendere lo scontro tra le parti.


SOMALIA 16/5/2006 11.35
SOMALILAND: VITTIME PER VIOLENTA FAIDA TRA FAMIGLIE

Almeno 11 persone sono morte e una decina sono rimaste ferite nei combattimenti iniziati nel fine settimana in un villaggio dell’ovest del Somaliland, l’auto-proclamata Repubblica indipendente a nord della Somalia. Lo hanno riferito ieri fonti di polizia locali, precisando che gli scontri hanno coinvolto due famiglie del clan Dulbahante e hanno avuto per epicentro il villaggio di Angloo, nel distretto di Buhoodhle. Secondo la ricostruzione fornita dalle autorità di Hargeisa, gli scontri sarebbero legati a una faida apertasi tra le due famiglie (Reer Hagar e Reer Hagay) dopo la morte, nei giorni scorsi, di un uomo del clan Hagay. Tra le vittime degli scontri figurano anche alcuni civili colpiti da pallottole vaganti, inclusa una donna e il figlioletto di un anno. I combattimenti, proseguiti fino a domenica, si sono interrotti lunedì, grazie alla mediazione degli anziani dei due gruppi, ma fonti locali fanno sapere che la tensione nella zona resta alta. Il Somaliland, la regione nord-occidentale della Somalia, si proclamò autonomo nel 1991, pochi mesi dopo la caduta di Siad Barre, evitando di sprofondare nel caos e nell’anarchia in cui è finito il resto del Paese. Da allora è impegnato in un battaglia politico-diplomatica per ottenere un riconoscimento internazionale che, però, non è ancora arrivato.
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