Questo spiega tutto

scherzo eh però era su un piatto d'argento.
[OT]
Ne ho passate di ore a piegare garze con gli infermieri, avevano SEMPRE qualcosa da ridire su:
1) la caposala
2) i medici
3) i loro colleghi di altri reparti che venivano in reparto a fare gli straordinari
Succede anche da te?
[fine OT]
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Spero che un infermiere o un qualsiasi no medico abbia il diritto di criticare come i medici lavorano e di far notare le loro carenze.
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No secondo me il fruttivendolo (con tutto il rispetto) non può criticare dal punto di vista
tecnico l'opertato dei medici, nella maniera più assoluta, al massimo può fare qualche commento sull'aspetto umano o amministrativo. Vale anche il contrario eh.
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2) In molte parti, tutte le professioni sono estremamente computerizzabili e robotizzabili.
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mmmh....bè "tutte" non credo...le prime che mi vengono in mente assolutamente non computerizzabili:insegnante, artista di qualsiasi genere, cuoco, artigiano,moderatore di forum

,giudice,avvocato,ecc.
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3) di norma i medici, ma non solo. Comunque si tratta di una tecnicalità, come in molti altri casi. Il problema non è la capacità di farla (si acquisisce in pochi giorni), ma di saperla fare in sicurezza e sapere perché e quando farla.
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Ma non solo?chi altro la fa?Cmq non volevo entrare nel merito di questa "tecnicalità" come dici tu, volevo solo dire che non ha senso dire "i medici non sanno bucare una vena, lo facciamo noi infermieri" quando per bucare l'arteria (per chi non lo sapesse più difficile e più doloroso) si deve chiamare il medico, poi è chiaro che ci sarà da qualche parte un medico andato avanti a raccomandazioni che non te la sa trovare neanche l'arteria, ma c'è pure l'infermiere che quando c'è la caposala diventa uno stacanovista (si scriverà così?) e il resto del tempo guarda le mosche, qui parliamo però della media e mi auguro che la media non sia così tragica...
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Mi preoccupano molto quelli che continuano a sostenere che i medici devono sviluppare un intuito; una caratteristica magica che li rende bravi e superiori agli altri comuni mortali.
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Senti, non è una caratteristica magica, è una conseguenza dell'esperienza (sì lo so che anche un programma può fare esperienza,ma sempre secondo gli schemi intrinseci nella sua natura di programma, cioè non può cambiare il suo modo di fare esperienza, non è capace di metaesperienza). Tu mi vuoi dire che un infermiere di 45 anni non ha sviluppato un intuito, magari nel capire se qualcosa al paziente sta andando storto, superiore a quello di un infermiere sbarbatello appena entrato in reparto?
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Hai letto quei tre link di sopra?
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Ho letto il primo ,a breve leggero gli altri 2 ma spero siano di tutt'altro livello!!Vabbè a parte la traduzione grossolana ("Eventually" tradotto con "Eventualmente"

), l'autore per quel che mi riguarda è un mezzo ciarlatano NO GLOBAL-comunista che ha fatto tutta una serie di travisazioni storico-sociali,innanzitutto non ha ben chiaro il concetto di medicine popolari e biomedicina e i processi di compenetrazione e incontro/scontro cui sono andate incontro negli ultimi 2 secoli, poi non so che discorso astruso fa quando tenta di incolpare anche i medici del fatto che la sanità pubblica americana (come tutta la società americana) è schiava del dio denaro,cioè cose fuori di testa!! Poi anche lui tira fuori la bufala dei "pazienti sempre più istruiti" che vanno su medline e secondo lui (e secondo qualcuno qui) possono capirci qualcosa!(che non siano i grossolani rapporti causa-effetto come ho già detto). Insomma un vero ciarlatano e ALTAMENTE POLITICIZZATO e quindi tutt'altro che attendibile! Consiglio (per la parte storico-sociale che lui travisa completamente) sia a lui che a te che lo hai linkato la lettura del libro "Antropologia Medica" di G. Pizza , Ed. Carrocci
Quando leggo gli altri 2 ti faccio sapere, cmq se l'autore è lo stesso non perdo tempo...
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Scusate, ma non ce la faccio a stare zitto!
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Ah, finalmente qualcuno dice le cose come stanno