In parte avete ragione ma...
Tento di fare l'avvocato del diavolo: immaginate di essere la Apple.
Avete investito fior di quattrini in un sistema DRM che è ciò che tiene uniti iTunes e iPod (ricordatevi che Apple guadagna quasi esclusivamente da iPod poichè i margini sulle vendite di canzoni on-line sono risicatissimi).
Da un giorno all'altro vi impongono non solo di rinunciare a questo sistema, ma di svelarlo ai vostri concorrenti: tutti i vostri investimenti in fumo, il connubbio iTunes/iPod che si dissolve e con esso buona parte delle entrate derivate da questo "sistema".
Per rendere compatibili i file acquistati con iTunes si rischia di mandare in fumo ingenti investimenti in ricerca & sviluppo fatti da Apple e di stroncare un mercato che è solo agli inizi...
A mio avviso non è questa la strada da seguire: la standarizzazione va perseguita, si, ma non a costo di deregolamentare totalmente il mercato e di vanificare gli investimenti fatti da aziende come Apple che, in fin dei conti, fino ad oggi ha contribuito a creare e a far crescere un mercato nel quale agli inizi quasi nessuno credeva...
Rilanciando: più che sull'interoperabilità tra i vari sistemi, io punterei il dito sul fatto che pur avendo LEGALMENTE acquistato i diritti di riproduzione su un certo brano ho delle limitazioni troppo restrittive: ad es. i limiti al numero di volte che posso masterizzarlo!
Infine (ma questo non è un motivo per abbandonare la questione, certo): credo che ci siano problemi più gravi ed urgenti di questo. Uno su tutti? Nell'epoca della "libera circolazione di merci, servizi e persone", UE, CEE, villaggio globale ecc. ecc. ...se compro un iPod in Francia non ho diritto alla garanzia in Italia. Ma vi sembra giusto?!?
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