Discussione: Souvenir dalla Grecia
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Old 25-04-2006, 19:01   #3
<Straker>
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Con "due cocci" probabilmente si intendeva alla romanesca, "per du' cocci" inteso non nel senso letterale del termine, ma come quantitativo in se' insignificante.
Ho letto quella notizia sul quotidiano di ieri, e sinceramente ne sono rimasto sorpreso. Non nego che quella persona abbia le sue colpe e che abbia commesso una ingenuita' incredibile; ma non si puo' nemmeno negare che nel suo caso si stiano accanendo in maniera a mio parere eccessiva, per cio' che e' successo.
Piu' di due mesi di carcere in queste condizioni mi sembrano eccessive, per cio' che ha fatto. Multa salata e via.

http://www.robertozappaterra.com/dia...l-carcere.html

Quote:
DIARIO DAL CARCERE
24 febbraio 2006 Igoumenitsa ARRESTO.
Ammanettato alla poltrona. Ho dato la massima collaborazione. Cella di 4 metri per 2 con un gradone di cemento. Faceva freddo e ho chiesto di poter prendere una giacca dal camper, ma dicevano che c’erano delle coperte dentro la cella. Poca luce e coperte assolutamente inavvicinabili. Ho chiesto di andare in bagno.
Una guardia molto aggressiva ha rovesciato tutto il materiale fotografico in una sala. Hanno giocato con le mie cose facendosi foto fra di loro. Hanno preso oggetti che non c’entrano niente con la faccenda. Hanno trascritto tutti i nomi delle rubriche dei cellulari. Potevo lavarmi solo con le salviette.


Ho chiesto di potergli mostrare l’articolo che stavo scrivendo per una rivista di camperisti per provare che ero estraneo a certe cose. Non me lo hanno permesso. Il camper è ridotto a un campo di battaglia.
PRIGIONE di Ianina
Ho passato la terza notte con un curdo che si masturbava guardando il cellulare. Sono potuto andare nel camper due volte a prendere qualche oggetto personale, e sempre con molta fretta.
Trasferimento ad Atene su di una corriera malandata e sporchissima. Mi hanno poi messo in una cella di 8x3m insieme ad altre sei persone. E’ dal 24 febbraio che non posso farmi una doccia.

ATENE. Sono ad Atene e non a Delfi come avevano detto. I miei parenti sono la che aspettano di vedermi arrivare. Ho chiesto di poter parlare con l’ambasciata ma me lo hanno negato. Non mi fanno parlare con il direttore della prigione e non sanno fino a quando resterò qui.
Carcere sporchissimo e tanti parassiti sui letti e sui muri. Prepotenza gratuita da parte delle guardie, la dignità umana qui non sanno neanche che cosa sia. La cella è peggio di una stalla. Le uniche finestre sono sul corridoio e delle condizioni dei bagni è meglio non parlarne. E’ un sistema allucinante, le guardie non fanno il benché minimo sforzo per capirti. Ciò che mi sconcerta di questa storia è che vengo trattato alla stessa e identica maniera di chi ha ammazzato o spacciato droga. Non mi lasciano portare in camera la borsa e se devo prendere qualcosa devo chiedere alle guardie di accompagnarmi.
Cerco di sapere, per poterlo dire ai miei, se Atene è una sosta temporanea, ma le guardie non mi dicono niente. Dicono che non lo sanno. Tutti fumano e l’aria è irrespirabile; non ci sono aspiratori e se ci sono non funzionano. Mi hanno ritirato le lamette da barba.
Ieri una guardia di grado mi ha detto che oggi sarei stato trasferito ad Anfissa, ma ci credo poco (credono che abbiano paura degli assalti).
Stamattina sono venute due signore a fare le pulizie. Un detenuto per ogni stanza ha preso poi la scopa e ha pulito la propria cella.
Ieri sera per cena c’era brodo di verdura con riso sciolto e pane. Oggi ci hanno dato il riso che non si è sciolto ieri con una polpetta e un pomodoro. Ho trovato una guardia giovane che mi ha permesso , ammanettato , di prendere un libro dalla borsa. Per cena ancora riso con brodo di verdura.
Stamattina latte a colazione con pollo freddo e un dolce tipo mars.
Oggi è quasi scoppiata una rissa fra guardie e albanesi. Penso che buona parte dell’aggressività dei detenuti dipenda più che altro dal comportamento delle guardie. Colazione con panino al tonno e succo di frutta.
Discussione molto animata fra guardie e albanesi. Il motivo penso che sia per il poco tempo a disposizione per i colloqui, non più di cinque minuti al giorno.
Pranzo con fagioli con sugo e verdure cotte più un pomodoro. Anche oggi pulizia delle celle ma sembra che il pavimento non venga mai lavato. Soltanto le zone del parlatoio sono sempre pulite. Agli insetti e ai parassiti nessuno fa più caso.
In un certo senso le guardie non hanno tutti i torti ad arrabbiarsi, i detenuti le chiamano continuamente e per i motivi più svariati: sigarette, carta igenica etc. Tutto questo per tutto il giorno per tutti i giorni. Come cena due croissant e un mars greco.



MARTEDI’ 7 Marzo. Sveglia presto per trasferimento ad Anfissa. Ci hanno fatto alzare alle 5 e alle 9 siamo ancora qui. Nei bagni gli scarichi dei lavandini arrivano fino in pozzetti piccoli e a cielo aperto. Sembra che anche oggi il trasferimento ad Anfissa non avvenga. Le guardie o non sanno o non vogliono dire niente. Dopo un colloquio con Danilo (l’altro fratello) le guardie hanno preso e scartato un pacchetto di caramelle che mio fratello gli aveva consegnato per me.
E’ sconcertante: due ragazzi arrestati per il trasporto di hascish (140Kg) sono stati condannati per 4 mesi. Oggi c’è anche stata la visita dell’antidroga con i cani ma, visti gli sguardi dei detenuti e sapendo di quello che circola qua dentro, direi che quei cani non hanno poi un gran fiuto. Come pranzo una minestra che sapeva di chimico, un pezzo di pollo freddo e un pomodoro.
Anche oggi pulizie, ma di lavare il pavimento non se ne parla. Per cena passata di verdura e ceci. E’ il modo in cui ci danno da mangiare che è particolare, un po’ come si da da mangiare agli animali negli zoo. E’ strano come io e alcuni prigionieri , dopo aver mangiato , siamo sempre colti da dissenteria e a volte da vomito.


MERCOLEDI' 8 MARZO. Stamattina sveglia presto e un’ora di attesa prima della partenza. Ho chiesto indietro le lamette che mi avevano sequestrato ad Atene, risposta negativa. Particolarmente arrogante ed aggressiva una guardia giovane con occhiali. Solita fretta e prepotenza in ogni cosa.
Insieme a noi anche un ragazzino spaventatissimo che avrà avuto 13 anni. In corriera siamo in 4 in uno spazio di 1,5 per 1 metro. Fin dalla partenza da Atene la corriera aveva dei problemi e si sentiva un forte odore di bruciato. In una caserma facciamo cambio di corriera. Ci fanno entrare in gabbie ancora più strette. Peggio degli animali che mettono sui camion quando li portano al macello.
Chiediamo la possibilità di una doccia ma non ci viene concessa. Dopo una sosta ci caricano su di un furgone e dopo un paio un ora arriviamo ad Anfissa.
Di quelli che dovevano arrivare qui che avevo conosciuto ad Atene non ne ritrovo nessuno.
Con la solita prepotenza una guardia mi strattona di continuo. Mi fanno vuotare la borsa, mi sequestrano la roba da mangiare e da bere e mi sbattono in una camerata di 40 persone ed un solo bagno. Un ragazzo mi anticipa che sono in troppi e che non ci sono abbastanza brande, quindi mi tocca dormire per terra.
Sto scrivendo sul gradino di una doccia. Credo che un posto simile non esista neanche in Turchia. Sporcizia ovunque, è la peggiore delle carceri che ho girato. Sembra uno di quei posti dei film dove le istituzioni si dimenticano dei detenuti. In Italia un posto del genere non sarebbe concepibile.
Praticamente in una camerata da 20 22 letti ci sono 35 40 persone. I letti si possono fare solo a mezzanotte. Ovunque sto c’è una guardia che dice mi rimprovera qualcosa. Oggi visita medica: il dottore mi ha chiesto solo se mi drogo e che lavoro faccio. Visita finita.
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