21 aprile 2006 17.54
SANITÀ, IN AFRICA LA MALARIA
UCCIDE 1 BIMBO OGNI 30 SECONDI
Ogni 30 secondi in Africa un bambino muore di malaria, mentre solo un numero ridottissimo di pazienti africani affetti da malaria ha accesso a cure efficaci che potrebbero curarli in pochi giorni. La denuncia è di Medici senza frontiere (Msf) che sottolinea come le strutture sanitarie governative continuino a dare ai pazienti i vecchi farmaci antimalarici invece dei nuovi trattamenti che funzionano, nonostante siano trascorsi quattro anni dalla raccomandazione ufficiale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ai paesi di passare dai vecchi trattamenti contro la malaria alle terapie combinate a base di derivati dell'artemisina (act), e due anni dalla decisione del Global Fund di finanziarli.
In Guinea meno dell'1% di tutti i pazienti affetti da malaria riceve le act, dice Msf, e anche in Zambia e negli altri paesi, come Sudan, Kenya, Malawi, Costa d'Avorio e Sierra Leone, la situazione è simile. Ad oggi, circa 40 paesi africani hanno adottato le act come protocollo nazionale per il trattamento della malaria. Di questi, oltre il 70% non implementa, o lo fa molto lentamente, tale protocollo, a causa della mancanza di volontà politica, di risorse finanziarie e umane, di formazione degli operatori sanitari, la mancanza di scorte di act di qualità garantita e il fatto che gli operatori sanitari non abbiano accesso ai test diagnostici rapidi.
"L'assenza di un sostegno coordinato ai paesi da parte del programma contro la malaria dell'Oms, della partnership "Roll Back Malaria" e di donatori come la 'US President's Malaria Initiatiavè - aggiunge Prudence Hamade, coordinatrice del gruppo di lavoro sulla malaria di Msf - ha ostacolato la
rifornitura e la distribuzione delle act a livello dei singoli paesi. Inoltre, dei 208 milioni di dollari allocati dal Global Fund per le act dal 2002, solo il 30% circa è stato effettivamente usato per l'ottenimento di questa terapia raccomandata".[Avvenire]
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