Quote:
Originariamente inviato da lucusta
liviux:
il tuo paradigma informatico si chiama core software (transmeta).
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No, no, non parlavo di code morphing. Intendevo proprio un nuovo modo di pensare la programmazione diverso dall'attuale:
- leggi istruzione
- leggi operandi
- esegui istruzione
- scrivi risultati
- ripeti
Lo si è parallelizzato in tutti i modi possibili: con diverse unità funzionali in cascata, con più pipelines in parallelo, riordinando le operazioni, suddividendo i thread fra più core o più processori, infilando altri thread nelle fasi di stallo di quello principale, ma il concetto alla base rimane sempre quello di Von Neumann. Ritengo invece che per ottenere un vero balzo prestazionale sia necessario cominciare a pensare e programmare in modo meno lineare, magari bidimensionale. Non sono molto addentro la ricerca in questo campo, ma penso che gli automi celluari siano un buon punto di partenza. Ovviamente serviranno strumenti nuovi e la compatibilità all'indietro andrà a farsi benedire.