Discussione: Passato e presente
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Old 05-04-2006, 19:57   #8
alfaseti
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Originariamente inviato da Banus
In questa descrizione sottoindendi un determinato modo di intendere il tempo e l'esistenza nel tempo. Per essere precisi, consideri la persona come un ente che ha un inizio e una fine nel tempo, ma che esiste solo quando è presente nel flusso. Facendo un'analogia informatica, è come avere un programma che crea un'animazione (la vita della persona) e poi la cancella: la persona non esiste nè prima nè dopo, neppure nel punto in cui sarebbe dovuta esistere (ad esempio parlare con il viaggiatore).
Ma non c'è nessuna ragione per cui il tempo si debba comportare così, e cosa più importante che distingua in maniera drammatica fra viventi (coscienti?) e resto del mondo
I modelli preferiti infatti sono: "tempo congelato", cioè tutti gli isanti esistono atemporalmente, e il tempo è solo un'illusione (data dall'aumentare dell'entropia in una direzione, ad esempio); flusso del tempo, cioè esiste solo il presente e l'universo passa da uno stato all'altro con lo scorrere del tempo. Entrambi i modelli hanno problemi, il primo deve spiegare come emerge il tempo, il secondo ha il problema dell'istante "persistente" (un istante infinitesimo non ha senso a livello di percezione).
Nel primo scenario, puoi vedere il tuo amico parlare ma condizioni di consistenza ti impediscono di intervenire (a meno che tu non sia stato già testimone di te stesso che effettua il salvataggio ), nel secondo scenario non so
Penso che vedrò me stesso parlare da solo perchè io esisto ed esistevo mentre il mio amico ha cessato di esistere in tutte le varianti temporali nel momento in cui ha cessato di farne parte
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