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LIBERIA 4/4/2006 10.55
PARTITO EX-PRESIDENTE TAYLOR DENUNCIA “INGIUSTA ESTRADIZIONE”
La recente estradizione dalla Nigeria dell’ex-presidente Charles Taylor e il suo trasferimento alla Corte speciale in Sierra Leone “non solo sono illegali, ma rappresentano una palese violazione dei diritti costituzionali di un cittadino liberiano, soprattutto di un ex-presidente che non è mai stato incriminato durante il suo mandato”: lo affermano da Monrovia i responsabili della formazione politica di Taylor, il Partito patriottico nazionale (Npp). Dopo l’arresto dell’ex-capo di stato e signore della guerra – comparso ieri per la prima volta davanti ai giudici che lo accusano di crimini di guerra e contro l’umanità, commessi in Sierra Leone – i suoi sodali politici affermano ora di non voler “restare a guardare l’ingiustizia commessa contro Taylor” né di voler “rimanere in silenzio” di fronte a qualsiasi “trattamento ingiusto del governo liberiano contro qualsiasi cittadino indipendentemente dal suo status”. In particolare contestano la mancanza di una risoluzione dell’Onu per la “deportazione” di Taylor nel carcere della Corte speciale a Freetown. L’ex-presidente è stato arrestato dopo tre anni di esilio in Nigeria, dove arrivò nel 2003 in base a un accordo che prevedeva la sua uscita di scena politica per porre fine alla guerra civile iniziata nel 1989; era stato proprio Taylor, in quell’anno, a guidare i ribelli alla conquista di Monrovia.
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