Quote:
Originariamente inviato da Xiaoma
Ti va anche bene... io trovo che molti annunci mettono addirittura 25 anni come limite...
Ma e' molto semplice il motivo, a parte legge Biagi e precariato, c'e' dell'altro.
In Italia c'e' una sovraproduzione di laureati, che dall'introduzione delle lauree brevi sono anche giovani.
Giovani neo-laureati che si accontentano di stipendi da presa per il  pur di fare un lavoro. A quello che vedo qui in zona Milano si va attorno ai 500/600 euro al mese per un ingegnere o un informatico con poca esperienza.
Dal momento che bastano pochi mesi di training per mettere questi giovani in un progetto serio pagato 500/600 euro al giorno... direi che l'investimento vale la spesa. (tanto per essere cinico)
Ora la domanda e' questa: Perche' un datore di lavoro dovrebbe assumere un quarantenne che non si accontenta di meno di 1400 euro quando puo' assumere un ventenne a 600 euro/mese? Tanto dopo un po di training avranno la stessa produttivita'.
Secondo me all'estero e' diverso per il semplice motivo che si fanno progetti piu' complessi, per i quali nessun datore di lavoro sano di mente assumerebbe un ragazzino con poca esperienza. E pagano anche tanto per avere un buon dipendente.
Io non vedo affatto un peggioramento del precariato nell'informatica. Ai tempi di Prodi erano tutti a ritenuta senza diritti, ora si chiamano in altro modo ma sono precari esattamente come prima. Sinceramente non ho mai visto l'era dell'oro che qualcuno qui rimpiange.
Poi posso anche essere d'accordo che in altri settori il berlusca abbia favorito il precariato, ma non ho modo di osservarlo direttamente. Io mi limito a parlare del settore informatico.
|
Prima di risponderti volevo anch'io, innanzitutto, esprimere la mia solidarietà con Gigi
La motivazione è contenuta nel tuo stesso post.
Per quanto riguarda alcuni tipi di lavori, dove assumere un quarantenne piuttosto che un ragazzino è più o meno la stessa cosa, in termini di lavoro da produrre, l'azienda si orienta verso quest'ultimo perché costa meno.
Per altri lavori, qualificati, la situazione è completamente diversa: una maggiore età significa una maggiore esperienza. Un perito elettrotecnico di 60 anni che ha passato 40 anni fra progettazione e cantiere, il lavoro lo trova subito. Senza esser preferito al neolaureato: si tratta di ruoli diversi. Certo, anche qui con contratti a progetto, ma che si rinnovano sistematicamente (una persona con queste caratteristiche viene definito dalle aziende un "terzo strategico", per quanto riguarda la continuità del rapporto è come se fosse un dipendente). E vengono anche pagati bene. Non bisogna avere quattro lauree: alcune figure professionali, come i saldatori abilitati alle alte pressioni o gli operatori di gru da 1000 tonnellate, guadagnano un mucchio di soldi.
Come poter uscire dal tunnel? Difficile dire vista la situazione attuale. Più che altro potrei dire come si potrebbe evitare di entrarci (anche se chiaramente non si tratta della panacea): puntare sulla propria professionalità. Può non risolvere i problemi e forse in qualche caso non servire. Ma è l'unica cosa che nessuno può toglierti mai.