Il problema di vermaccio era quello di voler passare alla funzione un array bidimensionale di dimensione arbitraria (quindi la funzione non deve conoscere a priori le dimensioni).
il motivo della scrittura così "strana" della funzione è proprio questo: si getta in pasto alla funzione una matrice di dimensione qualsiasi.
se avessimo scritto nell'intestazione della funzione matrA[4][4] invece di *matrA[0][0] avremmo potuto passare in input SOLO matrice 4X4 e non di dimensione voluta. quindi se avessimo voluto inserire una matrice 3X3 avremmo dovuto scrivere una seconda funzione specifica. insomma non finivamo più di scrivere infinite funzioni per infinite possibilità di moltiplicare matrici di dimensioni diverse (anche tra loro!)
|