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Old 21-03-2006, 18:11   #1
nothinghr
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Follini:«Se perdiamo Berlusconi non più capo Cdl»

MILANO - «Berlusconi ha commesso un errore attaccando Confindustria che non rientra tra i nostri avversari». Comincia dall'attualità la videochat dell'ex segretario dell'Udc Marco Follini con i lettori di Corriere.it.

MANI LIBERE - Poi il deputato Udc si sofferma su un possibile futuro governo Berlusconi: «Non ho particolare vocazione governativa. Se si vince si possono fare tante cose, ma non è detto che io debba andare al governo, non rientra tra i miei progetti. Un vincolo di coalizione deve essere mantenuto fermo. Ma non si possono lasciare le mani libere a Bossi e tenerle legate agli altri». A maggior ragione sottolinea successivamente Follini, «in caso di sconfitta elettorale sarà necessario voltare pagina e non avere Berlusconi a capo dell'opposizione».

GROSSE KOALITION - Di fronte poi all'ipotesi di una Grosse Koalition all'italiana in casa di pareggio elettorale Follini sottolinea: «La politica si deve liberare dagli estremismi: no alle magliette di Calderoli, ma no anche alle manifestazioni con le bandiere bruciate a cui partecipa Diliberto. Occorre dunque un rafforzamento del centro. Non escludo quindi la necessità di un passaggio da questa strada».
Ma Follini non risparmia poi le critiche anche a Berlusconi e alla domanda se sia vero che molti nella Cdl non si riconoscono nell'attuale presidente del Consiglio e lo sostituirebbero volentieri precisa: «L'ho sostenuto più volte, non ho cambiato idea».

RUINI - L'ex segretario dell'Udc si sofferma poi sull'intervento del presidente della Cei Camillo Ruini e sulla possibilità che possa spostare voti: «Bisogna evitare qualsiasi strumentalizzazione politica. Nelle parole di Ruini si sono ritrovati in tanti, a dimostrazione di come la politica italiana è più unita di quanto non si pensi»
L'ERRORE PIU' GRANDE - Follini parla poi di quello che a suo avviso è stato il suo errore più grande nella legislatura che si sta chiudendo: ««Non essermi opposto con più decisione alla Legge Gasparri sulla tv, una legge che non condividevo, che sono riuscito a correggere solo in parte, ma il cui bilancio complessivo è negativo ed è a mio carico»

21 marzo 2006

Dai che lo fanno fuori!
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