Giusto tutto quel che dice Lucky Angus, ma si potrebbe integrare con altre osservazioni
L'interfaccia SCSI ha
l'enorme vantaggio che gestisce il suo bus in maniera quasi completamente autonoma dalla CPU e dal resto della mobo, quindi lasciando una maggiore potenza di calcolo per le operazioni restanti.
Considera che a parità di prestazioni il bus scsi impegna il processore per un 5% ca. mentre l'IDE può arrivare fino al 45~60%

Va da sè che, nel caso di editing video, ad es., avere molta potenza di calcolo dalla CPU è fondamentale, mentre per applicazioni di tipo office nn serve più di tanto, che te ne fai?
Come "effetto collaterale" c'è (e c'era, soprattutto) il fatto che un hd e un masterizzatore scsi ti lasciano molto più tranquillo, visto che si passano i dati fra di loro senza "intruppare" il bus ide, e quindi minimizzando il problema del buffer underrun. Infatti nn credo esistano masterizzatori scsi burn proof, sarebbe inutile
Inoltre (come se questo nn bastasse

) il bus scsi supporta fino a 15 periferiche (interne e/o esterne) sullo stesso controller.
Questo magari nn ha molto senso nel pc di casa, dove i 4 "posti" dell'IDE sono + che sufficienti, ma su un server le cose cambiano, e di molto!
Insomma, la passione per lo scsi ha delle solide basi, che sono profondamente radicate in chi, come me, ha vissuto i tempi dei 386, dei 486 e dei primi pentium, ma che trovano estimatori anche nelle "giovani generazioni"

, specialmente se devono affrontare compiti in cui il calcolo "puro" è di estrema importanza.