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Old 31-01-2006, 11:42   #1
Silver_1982
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Istat, stipendi record dal 1997. A dicembre crescita del 2,3 %

http://www.repubblica.it/2005/i/sezi...aumretrib.html

Rispetto a novembre la crescita è dello 0,1%. Incremento nei settori edilizia, forze dell'ordine, credito e commercio

Istat, stipendi a + 2,3% "E' il dato più alto dal 1997"


ROMA - In Italia le retribuzioni sono in crescita del 2,3 per cento rispetto allo scorso anno. Secondo i dati diffusi oggi dall'Istat, a dicembre l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra una crescita dello 0,1% rispetto al precedente mese di novembre. Complessivamente, nel 2005 l'indice delle retribuzioni segna un progresso del 3,1%, rispetto allo stesso periodo del 2004, ed è il dato più alto dal 1997. Nel 2005 l'inflazione è invece cresciuta dell'1,9%.

L'Istat segnala che l'aumento delle retribuzioni orarie registrato nel 2005 è stato possibile soprattutto grazie agli aumenti consistenti registrati all'inizio dell'anno e comunque è stato concentrato in alcuni settori (edilizia, forze dell'ordine, credito e commercio). Gli incrementi segnalati in questi quattro comparti spiegano il 40% dell'aumento complessivo del 2005.

Nel 2005 infatti le forze dell'ordine hanno registrato un aumento delle retribuzioni dell'8,9% mentre i militari della difesa hanno segnato un aumento dei salari del 12%. Nel credito e nelle assicurazioni l'aumento del 2005 rispetto al 2004 è stato del 3,2% mentre nel commercio l'incremento è stato del 5,4%.

Nell'edilizia l'incremento delle retribuzioni in media annua 2005 rispetto al 2004, è stato del 4,7%.
L'Istat segnala che alla fine di dicembre risultavano in vigore contratti per il 69,6% (8,4 milioni di dipendenti) dell'economia mentre erano in attesa di rinnovo contratti per il 30,4% del monte retributivo totale.

Naturalmente i dati di dicembre non tengono conto dell'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici raggiunto a gennaio per un totale di circa 1,6 milioni di dipendenti interessati nè della scadenza proprio a fine dicembre di numerosi contratti. Se infatti a fine dicembre avevano il contratto in vigore circa 8,3 milioni di dipendenti per il 69,6% del monte retributivo osservato, se si considerano i contratti in scadenza a fine giugno 2006 resterebbero con un contratto in vigore solo il 22,2% dei lavoratori (sempre sulla base del monte retributivo osservato). Tra i contratti in scadenza a fine 2005 ci sono quelli del pubblico impiego per un totale di oltre 2,8 milioni di lavoratori.

(31 gennaio 2006)
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