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Originariamente inviato da yossarian
quoto.
Per tentare di spiegare in maniera maccheronica, senza entrare in dettagli amtematici, la cosa si potrebbe riassumere nel modo seguente.
Un bit ha due stati possibili, ben definiti
un qbit è dato da tutti i valori che si possono ricavare dalla sovrapposizione dei due stati (0 e 1), a ciascuno dei quali è attribuita un funzione peso.
Poichè il qbit è definito su un piano complesso, se si passa alle coordinate polari, lo stato di sovrapposizione (tra tutti gli infiniti valori ricavabili facendo variare le due funzioni peso tra i valori 0 e 1, tenendo sempre presente che si tratta di funzioni di probabilità, la cui somma deve essere sempre pari all'unità), dà luogo ad una sfera (la sfera di Bloch in cui il polo sud corrisponde a 1 e il polo nord a 0, mentre tutti glia ltri punti sono stati intermedi ricavabili dalla sovrapposizione di 1 e 0). Tutti i punti della sfera rappresentano valri ottenibili facendo variare le funzioni peso (che chiamerò a e b) dei valori 0 e 1.
Come con i bit. aumentando il numero di qbit aumento il numero di stati; la diferenza è che nel caso dei qbit ad ogni aumento del numero di stati corrisponde un aumento delle dimensioni dello spazio. Qundi, con n qubits, avrò uno spazio a 2^n dimensioni.
Cosa cambia a livello di potenza di calcolo? Che nel caso dei qbit, fino al momento della misurazione, in cui otteniamo un valore definito, in quanto il sistema collassa su uno dei suoi autostati (gli stati di sovrapposizione di cui parlavo prima), è come se tutti gli stati possibili, facenti parte dello spazio n-dimensionale fossero calcolati contemporaneamente.
Ci sono, poi, dei vincoli che nei sistemi classici non troviamo: ad esmepio, i livelli ammessi sono quantizzati; oppure non sempre è possibile scindere un sistema con stati sovrapposti nei singoli qbit componenti (in questi casi il sistema è di tipo entangled e ha senso solo se considerato nel suo complesso: questi sistemi entangled sono quelli che permettono il cosiddetto teletrasporto quantistico, che non è altro che trasferimento "distruttivo" e istantaneo dell'informazione da un elemento all'altro dello stesso sistema)
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Sapresti rispondere al quesito, più matematico che altro, che mi ponevo? Questo quesito :
Il fatto che le componeti (o ampiezze o coordinate del vettore) debbano, se sommate, dare valore 1, centra qualcosa con la norma 1, e il fatto che gli stati del qbit siano rappresentabili con "vettori normalizzati", cioè con norma = 1? Sullo spazio vettoriale contenente i vettori che normalizzati rappresentano uno stato del qbit è definita come norma indotta dal prodotto interno proprio la norma 1 oppure è un semplice caso?