Il trasformatore NON è lo stesso.
In un alimentatore convenzionale la 220 viene convertita in una tensione diversa (più bassa, ma in certi tipi di trasformatore anche più alta), poi la tensione viene raddrizzata (dai diodi), livellata (dai condensatori) e regolata.
Il trasformatore di per sè ha un rendimento non elevatissimo, e una parte dell'energia se ne và in calore.
Di seguito una descrizione del perchè gli switching hanno un rendimento superiore:
Il principio alla base del funzionamento è che un trasformatore è più efficiente, richiede un nucleo ferromagnetico più piccolo ed è molto più compatto, a parità di potenza, all'aumentare della frequenza operativa. Negli alimentatori elettronici vengono utilizzati particolari trasformatori fatti funzionare a frequenze di decine o centinaia di migliaia di Hertz invece dei 50 Hz della rete elettrica di distribuzione. Il nucleo di questo trasformatore è realizzato con polveri metalliche incollate invece dei tradizionali lamierini di ferro, che alle alte frequenze comporterebbero una notevole perdita di energia.
In un alimentatore elettronico la tensione di rete viene per prima cosa raddrizzata e livellata con un condensatore. Successivamente un circuito oscillatore genera a partire da questa corrente continua una corrente alternata di elevata frequenza che viene applicata al trasformatore. La tensione in uscita del trasformatore viene raddrizzata e livellata.
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