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Old 11-11-2005, 12:09   #15
nexus2014
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L'Avatar di nexus2014
 
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Originariamente inviato da Banus
Ma a questo punto non individueresti mai l'elettrone
I fisici semplicemente hanno preso per buono che un elettrone può essere rivelato in una zona localizzata, e la regola di Born per calcolare le probabilità della posizione.
Spiegazioni più moderne e sofisticate coinvolgono la decoerenza, e giustificano il particolare fenomeno (materializzazione in un punto) come evoluzione privilegiata, a causa di effetti termodinamici; ma non esistono derivazioni rigorose, a parte sistemi molto semplici.
Hai colto il nocciolo della questione: l'interazione delle due fenditure (oggetto macroscopico) con i singoli elettroni provoca la cosiddetta decoerenza; il passaggio attraverso le fenditure di un "qualcosa" di quantistico provoca la scelta sul modo di comportarsi da parte di quel "qualcosa", eliminando gli aspetti quantistici di quel qualcosa. Questa scelta dovrebbe essere vissuta come irreversibile, in modo analogo ad un processo di misura, quale è effettivamente il passaggio attraverso le fenditure.
L'elettrone dunque "sceglie" di comportarsi come onda fisica dando luogo alla figura di interferenza; ma l'osservazione dei singoli lampi implica un comportamento corpuscolare, che COESISTE con quello ondulatorio e dunque il principio di complementarietà di Bohr, applicato in maniera ortodossa, mi sembra che fallisca in questo caso.

Una soluzione del problema potrebbe essere il fatto che in recenti verifiche si sia potuta osservare la reversibilità del collasso della funzione d'onda ovvero sarebbe possibile, dopo l'attraversamento delle due fenditure, che l'elettrone recuperi la piena dualità onda-corpuscolo..... ma la reversibilità si può applicare in questo caso? Boh... a me sembra di no, perchè sullo schermo finale coesistono comunque entrambi gli aspetti corpuscolare e ondulatorio.
Lo schermo provocherebbe un'ulteriore decoerenza, dopo l'ipotetico recupero della dualità, ma in questo caso le proprietà dello schermo "fanno" comportare l'elettrone come un corpuscolo ovvero si compie un processo di "misura", nel quale si rivela dove sbatte l'elettrone; esso dunque si comporta come un corpuscolo nel preciso istante in cui va a sbattere sullo schermo. Secondo Bohr, in questo caso, l'elettrone NON può mostrare contemporaneamente l'aspetto ondulatorio, che però si rivela dopo un numero sufficiente di impatti.
In effetti se tappi una delle due fenditure, la figura di interferenza scompare... come a significare che quell'unico passaggio selezioni irreversibilmente l'aspetto corpuscolare dell'elettrone.

Mi viene in mente adesso: e se dopo la singola fenditura, sullo stesso asse si pone un sistema di due fenditure... che succede? Penso che l'elettrone recuperi la dualità e possa dar luogo comunque ad una figura di interferenza... ovverro penso che non cambi nulla... rispetto all'esperimento che stiamo discutendo.
Dunque invece del concetto di reversibilità o di recupero di dualità... non sarebbe più naturale eliminare la dualità e assumere che l'elettrone sia un corpuscolo PIU' un'onda associata (tipo Bohm)?

La materializzazione dell'onda in un punto, che hai citato, mi sembra problematica in questo caso, poichè spiegherebbe forse il processo del lampo sullo schermo, ma non certamente il fatto che il singolo elettrone NON può andare a sbattere dove gli pare.

Mah... forse ha ragione Feynman: "Zitti e calcolate!"... che io correggerei in "Zitti e non sparate minchiate!"...
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La verità è solo una bugia che non è ancora stata svelata.
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