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Originariamente inviato da nexus2014
però, hanno messo in crisi maggiormente la località ipotizzata nel paradosso EPR e dunque mi pare di poter dire che entrambi i concetti sono traballanti.
In effetti, dopo gli esperimenti di Aspect, si è posto un grande accento sulla violazione della località, proprio perchè il realismo penso che sia già caduto da un pezzo.
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No, fino ad Aspect non c'era motivo di rigettare il realismo, se non la semplicità matematica della teoria. Infatti se noti c'è ancora chi è attaccato con i denti a questa idea (Bohm con la sua teoria, e tutti quelli che cercano "buchi" nell'esperimento di Aspect o assunzioni implicite).
La località invece non può essere gettata via facilmente. C'è il problema della relatività ristretta, e tutte le teorie quantistiche sono compatibili con essa (anche le teorie di campo, QFT) e quindi sono locali.
La "comunicazione a distanza" delle particelle entangled in effetti non è una "comunicazione": quando si trovano in quello stato in realtà le due particelle sono un unico oggetto, e ogni perturbazione del suo stato si riflette su tutto l'oggetto. In un certo senso, è come se la distanza fra le particelle fosse solo apparente.
Di solito si considera violazione della località la trasmissione di informazione "utile", ad esempio per individuare lo stato del sistema.