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Old 29-10-2005, 11:29   #585
zerothehero
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Originariamente inviato da nomeutente
Ancora una volta: non è così.
Marx non ha mai parlato di fine della storia ma di fine della pre-historia.
Marx parla di fine della società divisa in classi, ma non dice nulla di ciò che accade dopo, perché non gli interessava e non poteva prevedere gli eventuali problemi futuri del genere umano.
OK fine della storia come la conosciamo..se la storia per marx è tesi/antitesi e scontro di classe se elimino la classe elimino la storia come la conosco.
Sta di fatto che io sono allergico a prevedere il futuro..non è scienza questa

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Quelli interni non sono sufficienti, quelli esterni provocano spesso una crisi di rigetto, perché geneticamente incompatibili con il capitalismo.
Insomma qui da noi così male non funzionano..

Quote:

Non si parla di un sistema perfetto, ma di un sistema migliore in relazione alle condizioni date.
ok.


Quote:
Allora, se c'è la carestia o l'invasione delle dorifore o un meteorite, non esiste sistema al mondo in grado di farvi fronte. L'assurdità, lo ripeto, è che il capitalismo va in crisi non solo quando produce poco (che è comprensibilie), ma anche quando produce troppo.
No, no..sai bene di quali carestie vado a parlare nei sistemi pianificati..la pianificazione per problemi di funzionamento interno (economico, accapparramento, mercato nero, scarsa produttività già discussi organicamente nel post precedente) ed esterno (input politici) produce gravissime crisi produttive che gli storici chiamano "carestie" (grande balzo in avanti, carestia in ucraina del 35 etc..) ma che sono tutt'altro che fenomeni "naturali"...

Quote:
Nel capitalismo c'è la certezza della sovrapproduzione.
Nella pianificazione ci sono dei rischi, ma se è fatta bene i rischi vengono minimizzati.
Certezza no, possibilità si. Se fosse certo potrei prevederlo, cosa che non posso farlo.

Quote:
Un sistema complesso tende per sua natura a richiedere meccanismi regolativi sofisticati. Questi sistemi regolativi esistono anche oggi e devono anzi essere sovradimensionati.
Esemplifico:
- il capitalismo è il sistema in cui, dovendo costruire una casa, ciascuno porta un mattone e cerca al contempo di buttare giù i mattoni degli altri;
- il socialismo è il sistema in cui, dovendo costruire una casa, lo si fa secondo un progetto condiviso.
E' dunque evidente che il primo sistema necessita di meccanismi di controllo molto più complessi (e spesso comunque insufficienti).
Progetto condiviso da chi (società?) e gestito da chi?
NEl capitalismo abbiamo la gestione economica corretta da leggi politiche, nella pianficazione abbiamo gestione panpolitica di fenomeni economici.
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