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800S caricabatterie: 195mm*91mm*46mm, peso 252g alimentatore: 133mm*58mm*31mm, peso 110g 801D caricabatterie: 195mm*91mm*46mm, peso 252g alimentatore: 133mm*58mm*31mm, peso 308g 808M caricabatterie: 190mm*89mm*45mm, peso 255g alimentatore: 130mm*57mm*30mm, peso 310g Io ho preso questi dati come li ho trovati e confrontati su più siti, ma appare evidente l'incongruenza soprattutto per quanto riguarda le dimensioni dell'alimentatore dell'800S che è molto più leggero degli altri e di forma diversa (non può quindi avere quelle dimensioni), così come che l'808M possa essere più piccolo pur avendo lo spazio per batterie di formato C e D. Ti rimando però a questa pagina in cui sono confrontati gli alimentatori dei primi due: quello dell'800S è simile a un classico caricacellulare, mentre quello dell'801D sembra un ali di notebook. Le differenze rispetto all'osannato C9000 sono molteplici, ma secondo me devi pensare a ciò che ti serve fare con quel caricabatterie, non ciò che ci potresti fare in senso assoluto: preferisci avere la possibilità di ricaricarti i pacchi da 6 batterie del faretto senza farli in due sessioni (come puoi fare con gli 80xx), oppure preferisci analizzare a fondo ogni singola stilo (come puoi fare con il C9000)? Per analisi più approfondite ti rimando alle descrizioni della prima pagina del thread. Differenze tra Sanyo2700 e Eneloop: anche qui la scelta si basa sul tuo utilizzo: se il faretto lo tieni acceso per molto tempo e lo usi spesso, le 2700 dureranno più delle Eneloop; se lo usi ogni tanto e per poco tempo, troverai le Eneloop più pronte e cariche delle 2700. Consiglio: non starci troppo a pensare... non caschi male in ogni caso. PS io rispondo solo riportando ciò che ho letto, desunto e arguito, senza nessuna farina del mio sacco, quindi mi sento un po' in imbarazzo a sparare sentenze... |
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Hi, It depens on the use: Eneloop 2000 ma, Sanyo 2700 ma. But the Sanyo looses about 20% in 2 weeks, while the Eneloop looses 15% of its charge in a year. So very frequent use: Sanyo 2700 Other cases: Eneloop .....grazie ancora ;) |
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ho letto ciò che Marchigiano ha scritto in pag.1: si potrebbero riassumere le differenze tra i due e il C9000, dicendo che quest'ultimo è più evoluto, ha più funzioni ecc ecc, ma in realtà per caricare molto bene AA e AAA la serie 8XX è perfetta? |
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Qualcuno di voi ha mai avuto a che fare con le batterie Ni-MH della Winner?
Sono state indicate dal "capace" personale di un negozio di alrticoli di elettrica ed elettronica come le sorelle delle batterie GP, ma non è che mi fidi molto... Nello specifico sono le batterie con codice 491462177 sul sito del produttore Melchioni Elettronica, caratterizzate da una capacità di 2200mAh e con su scritto chiaramente "Standard charge: 200 mA / Quick charge 600 mA". Proprio questa indicazione mi mette qualche dubbio sulle reali competenze del produttore.... una carica da 200 mA si può usare solo in fase di Break-in, equivalendo a C/11. Usare 200 mA di carica ogni volta vorrebbe dire creare nella batteria una resistenza interna mostruosa, il che mi sembra piuttosto controproducente (a meno di utilizzo di queste batterie in orologi da parete o telecomandi...). E anche la "quick charge" da 600 mA non mi sembra un granchè sensata. Considerando la capacità di 2200 mAh, direi che una corrente di carica sensata fra un battery forming e l'altro potrebbe essere sui 1400 o 1600 mA. Ma non vorrei assistere ad un bello spettacolo di fuochi pirotecnici con seguente distruzione del mio Powerex 9000. Che faccio, mi attengo alle strane indicazioni del produttore, oppure faccio le cose per bene? :rolleyes: |
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Magari, se vuoi stare tranquillo, fai la prima ricarica più "lenta" e vedi come si comportano ste pile... Se effettivamente hanno intorno ai 2000 mAh, io andrei tranquillo a 0.5C |
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Ho optato per il Break-in, specificando al Powerex 9000 che la presunta capacità massima della batteria fosse 2200 mAh. Ha così fatto il primo ciclo di carica a 0.1C e cioè a 220 mA. Dopo troppe ore la carica si è fermata addirittura a 3100/3200 mAh :eek:
Ora sta facendo le 2 ore di pausa, per poi fare la scarica a 0.2C, per poi fare un'altra pausa di 2 ore e rifare infine l'ultima carica a 0.1C... speriamo non saltino in aria nel frattempo. Con le Eneloop non mi sono posto affatto il problema, ma queste sono pizza&fichi, non si sa mai :p |
domanda:
1) faccio il break-in di una batteria da 2200mAh ma poi vedo che il produttore ha barato e la reale capacità è 1800mAh... ho rovinato la batteria? 2) sappiamo che una carica lenta a C/10 è meno efficiente di una veloce per questo si calcola un 60% in più di carica... sappiamo anche che per ovviare a ciò i caricatori moderni usano gli impulsi, cioè tante piccole botte da 2A o più per fare una corrente media bassa ma una efficienza di ricarica elevata come una carica veloce... allora il C9000 perchè carica per 1,6C nonostante usi gli impulsi? non sovraccarica in questo modo? |
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Tra l'altro ho letto sulle istruzioni del caricabatterie che, nel caso non fosse possibile selezionare sl display la precisa capacità della batteria, si consiglia comunque di inserire la capacità immediatamente superiore (non inferiore, come sarebbe lecito attendersi, per non correre rischi). Direi che in questo senso si può stare tranquilli. Per quanto riguardala velocità di carica, da quanto ne so non è vero che una carica lenta (non eccessivamente lenta, che è effettivamente controindicato con le Ni-MH) sia meno efficiente: semplicemente determina una maggiore resistenza interna della batteria; ciò è svantaggioso nel caso di flash o macchinine radiocomandate (che richiedono molta energia tutta insieme) ma vantaggioso nel caso di telecomandi, orologi ed altri apparecchi che richiedono poca energia in un lasso di tempo molto lungo. D'altro canto però so anche che, in linea teorica, sarebbe meglio un caricatore che fornisce corrente con continuità e non a impulsi. Ma alla fine penso che si trtti di una questione marginale, visto che anche i caricatori professionali usano gli impulsi. In ogni caso una corrente di carica troppo bassa o troppo alta non fa mai bene alla batteria, quindi direi che 1,6C è piuttosto altina, benchè le Ni-MH siano più propense ad un tipo di carica veloce. Secondo me se ci si tiene fra uno 0.8C e un 1C si possono comunque ottenere buoni tempi di carica, bassa resistenza interna e poco rischio in caso di batterie patacca. (Mi chiedo piuttosto per quale motivo abbiano reso compatibile il Powerex 9000 con batterie fino a 20'000 mAh quando si sa che le stilo non possono superare i 2500 o 2600 di capacità massima, sacrificando per giunta la riserva...) |
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Esperienze di modellismo.... All'epoca delle NICD fra i caricatori professionali ne esistevano ad impulsi, in continua ed anche a picchi di tensione al rovescio o a cortocircuiti durante la carica. Poi quando si passò alle NIMH tutti i caricatori professionali divennero solo esclusivamente in continua in quanto si diceva che la carica a impulsi non era adatta a queste nuove pile. Sinceramente non ho approfondito questa cosa e non ho esperienze al riguardo poichè modellisticamente parlando ho saltato le NIMH, ma posso assicurare che i caricatori per NIMH professionali NON utilizzano impulsi. Se questo sia dovuto a motivi tecnici o prestazionali non saprei, anche se mi viene da pensare che possa essere così per motivi di semplicità costruttiva, di solito ormai i caricatori professionali sono in grado di caricare ogni tipo di batteria ricaricabile esistente e la carica in continua si adatta bene a tutti i tipi di batterie. I caricatori AA di cui trattiamo invece sono tutti a impulsi e secondo me è solo per risparmio costruttivo/circuitale/dimensionale soprattutto della parte alimentatrice, senza contare che questo porta anche a un buon risparmio energetico. Poi che ciò sia un bene o un male per le pile non saprei... |
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O sei un altro che ha avuto accesso al user Marchigiano? :cry: La ricarica ad impulsi deve sempre fare i conti con la legge di tale … Ciro Esposito Ohm, nato a Forcella e residente da 40 anni a Regina Coeli :D , anzi forse ricordo solo il cognome: Ohm :) Un dettaglio fondamentale: dentro ad ogni accumulatore esiste un elemento elettrico indesiderato, chiamato resistenza serie (Rs) a tutti gli effetti di carica e scarica, è come mettere una resistenza in serie alla batteria. Motivo per cui le ricaricabili vanno meglio delle alcaline con i modelli radiocomandati: con un basso valore di resistenza serie la batteria scalda di meno e l'auto radiocomanda va più veloce. Quindi questo elemento elettrico (Rs) si scalda molto se la corrente di carica è consistente, ma scalda poco se la corrente è moderata. La resistenza serie (Rs) esiste e non si elimina, a tutti gli effetti essa causa una perdita di rendimento energetico, sia in carica che in scarica. La perdita di rendimento apportata dalla Rs è tanto maggiore, quanto più è alta la corrente in circolo. Tornando a te: se la corrente di ricarica è bassa, la perdita energetica sarà bassa (diciamo per comodità 10%) con poco sviluppo di calore se la corrente di ricarica è alta, la perdita energetica sarà alta (diciamo per comodità 40%) con tanto sviluppo di calore Quindi nel tuo caso: se la corrente di ricarica è mediamente bassa, ma eseguita ad impulsi di corrente elevata, la resistenza serie risponde solo alla legge di Ohm, la perdita energetica sarà alta (diciamo per comodità 40%) ma con poco sviluppo di calore, perché la corrente media di ricarica è bassa. Lo scopo di caricare a corrente mediamente bassa, con forti impulsi di corrente è quello di migliorare la ricarica con: poco sviluppo di calore (poco stress termico, come una ricarica lenta) recupero delle prestazioni ottimali (come con una ricarica rapida) Il caricabatterie ad impulsi: Un sistema di ricarica “intelligente” deve “sentire” questa resistenza serie (Rs), quindi deve valutarne gli effetti e opportunamente compensare le perdite energetiche, da qui l'apparente sovraccarica della batteria operata dal caricabatterie. Se guardi con un oscilloscopio, puoi vedere cosa fa un caricabatterie “intelligente”:
... poi torna a caricare … … e il ciclo si ripete fino a carica terminata. Forse adesso ti ho rinfrescato la memoria? Ciao Bruno |
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