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Oppure che sia (non sono molto epserto come voi ) dovuto al fatto che in 4 batterie in SERIE sia "normale" che quando si scaricano una delle 4 si sieda semre e si scarica del tutto ? ma non credo , visto che le normali alkaline NON si comportano in questo modo , che dite ? :eek: |
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Ieri per errore ho carico le AAA Ladda a 1A.:eek:
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Le mie conoscenze, viceversa, sono primariamente in elettronica (analogica, digitale, conversione dell'energia) e in informatica (come sistemista / amministrazione di reti). Quindi, per quello che posso, cerco di dare il mio contributo, ma i piedistalli non mi piacciono e neppure quelli che ci salgono..... |
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Sembra che ogni caricatore abbia una corrente di ricarica ottimale. Posseggo sia il maha c9000 che l'everactive nc3000. Sul manuale del maha raccomandano 0.33C mentre su quello dell'everactive 0.25C. Come pulite i contatti delle batterie? Va bene del comune alcol e pezzuola? Meglio un disossidante per contatti elettrici? WD40? |
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In merito alla pulizia dei contatti io utilizzo da tempo immemore sempre la stessa tecnica che si è rivelata funzionale e relativamente poco aggressiva più o meno con tutti i tipi di contatti di piccole e medie dimensioni. Li "cancello" con gomma da inchiostro. Per intendersi non una "Mars plastic" (troppo morbida), ma neppure una "Pelikan Blu" (troppo abrasiva). In ogni caso le batterie sono meno delicate dei contatti dei dispositivi elettronici e tollerano una azione più energica (gomma più dura), mentre su un contatto dorato devi essere più "delicato" (gomma più morbida). Uno strumento che nel tempo ho trovato molto adatto è la gomma a matita "Mars rasor". Non è comunque un'operazione che consiglio di fare troppo spesso. Personalmente eviterei di usare disossidanti chimici che lasciano residui e che a mio parere rischiano di creare più problemi di quanti ne possano risolvere. |
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E' anche vero che ogni caricabatterie ha le sue peculiarità, per esempio provare a caricare delle batterie a C/4 sullo SkyRC MC3000 significherebbe con buona probabilità "friggerle". E' la solita questione relativa al metodo utilizzato per effettuare la carica che io definisco "in corrente continua" (piuttosto che a corrente costante) oppure "a impulsi", anche in relazione al sistema di identificazione del raggiungimento del punto di carica completa. Con il sistema "a impulsi" puoi abbassare significativamente il valore della corrente di carica (media) senza rischiare di "friggere" le batterie per mancata identificazione del raggiungimento della carica completa. |
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ma allora come mai se come pensavo io e' un problema delle pile messe in serie (ma sono solo 4 ) ... NON accade con le normali alkaline 1,5v non ricaricabili ? boh :doh: |
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se non ho letto male, lo skyrc carica con impulsi di 2A come il mio maha, quindi con impulsi di 2A non è consigliabile scendere a 0.25C? Per esempio con il maha non posso caricare le AAA da 750 mAh con un rate di 200 mA oppure di 100 mA? Sarebbero valori troppo bassi che danneggiano le batterie? |
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Guarda le curve di carica di una Eneloop (corrente in verde) dello SkyRC: https://lygte-info.dk/review/Review%...3000%20UK.html Ci sono soltanto delle ricorrenti "pause" nella corrente (che appaiono come impulsi "negativi") che servono a consentire una lettura attendibile della tensione della batteria, ma non c'è nessuna regolazione PWM come avviene sia nel Maha MH-C9000 che nellEverActive NC3000 che viceversa variano il rapporto impulso-pausa (duty cycle) per regolare la corrente MEDIA al valore scelto: https://lygte-info.dk/review/Review%...9000%20UK.html Questo, per quanto riguarda la corretta identificazione del punto di carica completa, ha delle notevoli implicazioni. In pratica, da questo punto di vista, è quasi equivalente a caricare la batteria al valore di picco (circa 1.5A nell'EverActive) e quindi il sistema di rilevamento del punto di carica completa (-dV oppure 0dV) funziona correttamente, anche se poi la corrente MEDIA con la quale viene caricata la batteria è molto più bassa, ad esempio 200mA). Viceversa nello SkyRC se imposti la corrente di carica a 200mA, quella è la corrente alla quale viene caricata la batteria, la corrente MEDIA e la corrente di PICCO sono identiche, visto che non funziona a impulsi e una corrente così bassa non consente la corretta rilevazione del punto di carica completa. Per contro, si potrebbe obiettare che il sistema di carica a impulsi rischi di "stressare" le batterie, facendo circolare correnti di carica impulsive molto più alte del loro valore medio. Personalmente credo che la verità stia nel mezzo.... Trovo il sistema di carica a impulsi una buona idea per le batterie NiMH (mentre non ha senso con le litio) che risolve non pochi problemi e funziona bene anche con batterie non in perfette condizioni (usurate), cosa sulla quale lo SkyRC "toppa" in modo clamoroso, "friggendole", ma indubbiamente il valore di picco della corrente utilizzata è opportuno che rimanga in limiti ragionevoli e sarebbe quindi bene che fosse variabile, magari "agganciato" al valore di corrente MEDIA scelto (per semplificare la vita all'utente). Per fare un esempio, scegliendo 200mA come corrente MEDIA di carica, limitare il valore di picco a 600mA, selezionando invece 400mA limitare il valore di picco a 1,2A, in modo da limitare l'eventuale stress della batteria. Questo è il sistema di carica che mi piacerebbe integrare nel caricabatterie che periodicamente "vagheggio" di potermi costruire, anche se probabilmente rimarrà soltanto una delle cose da me "pensate" ma mai realizzate. |
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Questo non significa che necessariamente debba accadere, in particolare con le batterie non ricaricabili non si eseguono cicli di carica-scarica, il ciclo è solo scarica e soltanto una volta, niente in confronto a quanto viceversa sono sottoposte le batterie ricaricabili, visto, che come ho detto, il problema dello sbilanciamento peggiora ad ogni ciclo, in particolare nei "pacchi batteria" nei quali le batterie vengono caricate in serie. Non a caso nei caricabatterie "da modellisti" vengono usati degli accorgimenti circuitali per minimizzare lo sbilanciamento delle batterie in fase di carica. In ogni caso, se tu provassi a fare delle misure anche sulle batterie alcaline già abbastanza utilizzate (non solo la misura della tensione a vuoto) con buona probabilità noteresti che non sono tutte nelle stesse condizioni. |
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ma secondo te il maha è valido alla luce delle tue considerazioni? è stato spesso colpevolizzato per gli impulsi a 2A costanti... in effetti caricare a 100 mA con il maha significa sparare degli spike alla batteria... |
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Personalmente riterrei comunque "saggio" cercare di non superare di molto una corrente di picco pari al C della batteria, anche se devo dire che non ho dati certi sui quali poter fare delle considerazioni che vadano oltre a quelle intuitive. Vero è che l'EverActive NC3000 usa una corrente di picco di circa 1.5A e non ho l'impressione che rovini le batterie, ma come ho detto, usa anche una frequenza molto più alta del Maha, che ritengo venga "mediata" molto meglio nel processo di carica della batteria. Ripeto comunque che le mie sono solo ipotesi, non ho conoscenze specifiche del processo elettro-chimico e della relativa risposta in frequenza dello stesso a correnti di tipo impulsivo. Senza troppo impegno, cercherò in rete per vedere se si trova qualche studio al riguardo.... |
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stavo dando un'occhiata alla recensione dell'opus bt-c3100, anche lui è ad impulsi e mi sembra sia un multichimica... come lo giudichi? buono? nella rece dice che per le nimh è buono... |
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tu ne conosci di più moderni e validi? |
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Ho trovato uno studio (di oltre 5 anni fa) che dimostra che sulle batterie LiPo la carica a impulsi con parametri ben definiti riduce il tempo di carica e ne aumenta la vita (il numero di cicli di ricarica) del 20% rispetto al classico sistema di carica CC/CV. Mai dire mai....... https://www.researchgate.net/publica...ymer_Batteries Interessante notare che si parla di frequenze intorno ai 12KHz, ben più alte del valore che mi sarei potuto aspettare, questo mi porta anche a riconsiderare la durata degli impulsi "ottimale", che comunque è dipendente dal tipo di batteria. |
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