Guida Allo U.P.S.
Questa guida raccoglie ed espande l'eredità della precedente, edita da naso, in questa stessa sezione..
Ringrazio Naso e tutti i colleghi che hanno partecipato a redigerla per il contributo... Scelta del gruppo di continuità Clicca per andare al vecchio thread. Prodotti consigliati con maggiore frequenza In questa sede vien presentato un elenco di prodotti che vengono suggeriti più di frequente. Tali prodotti sono quelli che al contempo garantiscono buona reperibilità, attendibilità dei wattaggi dichiarati, e generalmente un buon servizio di assistenza. Non avendo né gli strumenti, né l'intenzione di esprimere un giudizio sulla qualità o sulle prestazioni dei prodotti reperibili sul mercato, tale elenco non costituisce né una comparativa né una graduatoria, ma solo un prospetto di utilizzo immediato. Anatomia delle ciabatte "filtrate" : in inglese (ma le immagini parlano da sole)
Indice
Che cosa fa un ups Un ups è un dispositivo nato per correggere i disturbi nella fornitura di energia elettrica. Tuttavia quando i disturbi sono troppo gravi, è piu semplice generare direttamente corrente a 220 a partire da zero, per questo un ups si compone di almeno tre elementi.
I diversi tipi di Ups Il modo in cui tali componenti sono collegati e interagiscono tra loro determina il tipo di ups. Solitamente gli UPS si distinguono in: Quote:
Tensione dell'ups Poichè in un ambiente domestico il costo dell'ups è uno dei principali fattori di scelta, le aziende cercano di incrementare le vendite, e ridurre il prezzo finale intervendo sui costi, semplificando la struttura dell'ups. Poichè gli alimentatori da pc lavorano trasformando la tensione alternata in tensione continua, prima di abbassare la tensione da 220 a 12 volt, non è necessario che la tensione erogata sia perfettamente sinusoidale, per cui un inverter meno complesso è in grado di assolvere allo stesso compito ma a costi minori. Solitamente i livelli di approssimazione sono solo due, quindi avremo 3 possibili tipi di forma d'onda prodotta: Quote:
Tipologie di ups in commercio La tipologia costruttiva che caratterizza ciascun ups solitamente individua un determinato settore di mercato, e una determinata fascia di prezzi. Questo, assieme ad altri vincoli, ha portato alla comparsa di alcune combinazioni tipologia costruttiva/forma d'onda e non di altre. Tipicamente sul mercato troviamo: Quote:
Rumorosità: Gli ups offline e line interactive in presenza della alimentazione di rete si limitano a monitorare l'ingresso e a mantenere sotto carica la batteria, quindi la conversione di potenza è di fatto nulla. In caso di blackout invece interviene l'inverter e produce corrente, pertanto si ha conversione di potenza anche considerevole, e con essa si ha produzione di calore. Questo fa si che mentre in presenza di rete gli ups siano solitamente muti, durante i blackout essi emettano rumore. In questo caso solitamente il circuito di conversione genera il tipico ronzio, anche se, stando alle segnalazioni di alcuni utenti, vi sono modelli del tutto silenziosi. Solitamente i soli modelli con più di 1000VA, hanno anche una ventola di raffreddamento, che entra in funzione assieme all'inverter. Infine faccio presente l'allarme sonoro: in caso di blackout, di batteria scarica, o in caso di sovraccarico, esso entra in funzione segnalando il problema. Nei modelli più evoluti l'allarme sonoro può essere gestito da software o dal pannellino di controllo dell'ups, mentre per i modelli economici le impostazioni sono solo quelle di fabbrica. Quindi escludendo i ronzii elettrici dovuti a difetti costruttivi, il rumore prodotto dall'ups è solitamente molto contenuto. A.V.R. L'A.V.R. è una tecnologia abbastanza datata, e disponibile anche sotto forma di dispostivi standalone. Questo fa si che ups con e senza AVR abbiano prezzi non troppo dissimili. L'aspetto sicuramente più noto è la capacità di compensare le tensioni troppo basse e smorzare quelle troppo alte, ma in genere tale tecnologia è volta a correggere tutti quei disturbi "minori" che si manifestano sulla rete elettrica, senza richiedere l'alimentazione a batteria, come spike, armoniche spurie e interferenze. Anche se gli alimentatori recenti potrebbero in teoria farne a meno, probabilmente per proteggere monitor, o hd esterni può essere utile. Senza contare che generalmente l'avr è assente solo nei prodotti di fascia ultraeconomica, per cui è lecito supporre che un ups con avr sia quantomeno decente. Controllo Remoto Il controllo remoto è una funzionalità che consentire all'ups di comunicare con il pc. Tale funzionalità oltre a consentire la gestione avanzata dell'ups tramite un opportuno software permette anche all'ups di segnalare l'assenza di tensione di rete, in questo modo il pc può completare lo shutdown anche in assenza dell'utente evitando spiacevoli inconvenienti.
Dimensionare un ups Attualmente i principali produttori di UPS forniscono, per ciascun prodotto, i watt effettivamente erogati. Per tale ragione sarà sufficiente considerare questi ultimi in luogo dei volt-ampere, in quanto rappresentano, tra le altre cose, un riferimento ben più concreto dei volt-ampere. Per definire il wattaggio complessivo dovrete considerare tutti i dispositivi collegati all'ups che intendete usare contemporaneamente: -PC -Consolle -TV -Casse -Lettore DVD etc... Per ciascuno di questi dovrete determinare i watt richiesti, quindi fare una somma di tutti i watt... In particolare
A questo punto, determinati i watt che vi servono, non dovrete far altro che cercare l'ups che dichiari una quantità di Watt erogati, superiore o uguale alla quantità di cui avete bisogno. La reale autonomia dell'ups Chiaramente un ulteriore elemento da considerare è la sua reale autonomia, a confronto con quella dichiarata. L'ups infatti, durante i blackout eroga energia a partire dalle batterie, quindi è improbabile che riesca ad erogare più di quanto le batterie possano fornire. In linea di massima vale la seguente corrispondenza Watt<=>Capacità. All'impiego di più batterie corrisponde la somma delle singole capacità. Quote:
I dati sulla batteria vengono ( o dovrebbero essere ) messi a disposizione dai produttore della stessa, per cui sarà sufficiente risalire alle batterie utilizzate dall'ups, ed esaminare il relativo foglio specifiche. In particolare occorre cercare il diagramma che esprime l'autonomia a potenza costante: indicativamente senza entrare nei tecnicismi, fissato il carico, occorre individuare il valore di autonomia dichiarato, o viceversa fissare l'autonomia richiesta, e individuare il valore di potenza che le batterie riescono ad erogare. Ringraziando Susetto per la spiegazione, riporto il post originale per una descrizione rigorosa della situazione. Quote:
Gestione dell'ups. Come per tutte le cose se si vuole che il proprio ups sia efficiente e affidabile è buona norma provvedere non soltanto ad una corretta manutenzione, ma anche ad un utilizzo consapevole delle sue capacità. Poichè la componente più soggetta ad usura e che richiede manutenzione è probabilmente l'accumulatore, può essere utile presentarne una panoramica, per potersi orientare sia nella corretta manutenzione, sia nella eventuale scelta dei ricambi.
Crearsi un adattatore per le prese dell'ups Molti ups presentano una presa non compatibile con lo standerd italiano ne quello tedesco, nota come VDE.Quest'ultima appartiene alla famiglia dei connettori definiti nello standard IEC 60320 e distinti con i numeri C13 e C14, disponibili in versione per cavo e pannello. Dato che il più delle volte molti degli accessori sono incompatibili con i connettori vde, occorre un adattatore, magari sotto forma di ciabatta. Dato che trovarlo già fatto non è semplice possiamo applicare una spina vde ad una ciabatta tradizionale, oppure possiamo modificare il cavo UPS->PC fornito in dotazione. Le spine vde possono essere reperite in qualsiasi negozio di elettronica per circa 2 euro, mentre le ciabatte le trovate in qualsiasi brico. Tagliata la spina originaria, occore "spellare" i fili quel tanto che basta, e montare il connettore vde; ricordate che il filo di terra va collegato al pin centrale. |
Ottima idea... se porti avanti bene il progetto potrei mettere la discussione in rilievo.
Ciao :) |
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dai scherzo... piuttosto grazie per l'apprezzamento :) |
Più tardi leggo con calma.
Ciao :) |
complimenti hibone. purtroppo le mie conoscenze sugli ups sono minori delle tue, quindi non posso aiutarti oltre :(
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comunque mi accontentavo di un occhio alla grammatica :D |
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Bene..
Io Ho praticamente finito... quindi se il moderatore vuole eliminare tutti i post a parte il primo e chiudere la discussione nessun problema, tuttavia sarebbe utile che io possa modificare e correggere il primo post man mano che si hanno nuove informazioni e notizie.. grassie |
Secondo voi, se volessi utilizzare un UPS solo come stabilizzatore, quindi senza il problema della durata della batteria interna, quali sono i valori da prendere in considerazione?
Nel caso specifico, io dovrei collegarci: - Mediacenter (quello in sign - alimentatore da 450W) - Muletto su scheda madre Epia (16W a pieno regime) - LCD 32" Su cosa mi devo regolare? Sui W? Sui VA? :confused: Da quanto ho capito +VA indicano + durata della batteria... quindi dovrei tener conto dei W.. giusto? |
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Ps. Ma il primo post?! come dimensiono l'ups che dice? :D |
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Grazie :) |
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http://www.hwupgrade.it/forum/showpo...postcount=5479 |
X hibone
Scusa se ti rompo ancora le scatole sulla stessa questione, ma io ci vedo sempre una contraddizione. Nei " Consigli Espresso " hai scritto: " Se invece comprate un ups con onda sinusoidale approssimata ... assicuratevi inoltre che il modello che acquisterete sia di tipo line-interactive, e possibilmente evitate i modelli di tipo offline. " Ma se siamo nella condizione in cui uno ha un alimentatore con pfc attivo, non è un controsenso consigliare di prendere un ups line-interactive e sconsigliare gli off-line ? Visto che, come avevo già detto, a parità di eventi di black out e di condizioni di disturbo nella rete elettrica, il tempo in cui un line-interactive lavora in modalità batteria è maggiore del tempo in cui un off-line lavora in modalità batteria. E quindi, il tempo in cui un alimentatore viene alimentato con un'onda pseudosinusoidale è maggiore nel caso in cui si usi un ups line-interactive anziché un ups off-line. E quindi le probabilità di guasto di un alimentatore pfc attivo, a parità di condizioni della rete elettrica, sono maggiori usando un ups line-interactive anziché un ups off-line. Faccio questo discorso probabilistico proprio perché non si hanno dati certi sulle interazioni tra pfc attivo e onda pseudosinusoidale. L'ipotesi è che " probabilmente gli alimentatori con pfc attivo vengono danneggiati se alimentati con un'onda non sinusoidale ". Quindi, se questa ipotesi fosse vera, allora sarebbe vero anche che con un alimentatore pfc attivo e un ups ad onda pseudosinusoidale, tra un line-interactive e un off-line, sarebbe consigliabile usare un off-line. Se invece questa ipotesi fosse falsa, allora, nelle stesse condizioni, sarebbe consigliabile usare un line-interactive in quanto si avrebbe, rispetto ad un off-line, il vantaggio dell'avr. Quindi, non dico che io ho ragione e tu hai torto, è solo che non riesco a capire su quale (o quali) ipotesi ti appoggi per affermare con certezza che i line-interactive sono da preferire agli off-line. E visto che io sono ancora nel dubbio, mi piacerebbe sapere quali sono i motivi per cui ti senti di consigliare un line-interactive anziché un off-line ! Adesso te la rigiro di nuovo in modo più sintetico: Se consideriamo solo i disturbi elettrici, allora anch'io non ho dubbi e vado su un line-interactive. Ma c'è il discorso del tempo di alimentazione con onda non sinusoidale che mi mette nel dubbio! :wtf: :confused: :wtf: E poi c'è da tener conto che anche gli off-line, purché di qualità non troppo scadente, sono dotati di filtri in grado di attenuare gli sbalzi di tensione e il rumore elettrico anche se non sono in grado di regolare la tensione di uscita in quanto non dotati di avr (ma anche in questo caso un buon alimentatore non ne risentirebbe più di tanto!). Inoltre c'è da considerare anche che un alimentatore con pfc attivo è in genere un alimentatore di buona qualità (tieni presente che io faccio riferimento ad alimentatori quali enermax, tagan, corsair, seasonic, antec, ecc...) e che quindi esso stesso è in grado di attenuare parte dei disturbi elettrici. Attendo risposta Ciao ! |
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La tecnologia offline è la tecnologia più semplice che esista e viene utilizzata soltanto nel caso degli ups estremamente economici. Data la forte economicità degli ups, non ci sono ragioni sensate per credere che il produttore che risparmia togliendo l'avr poi utilizzi un inverter di buona qualità con forma d'onda pseudosinusoidale o sinusoidale corretta. E' lecito anzi credere che la forma d'onda degli ups offline sia ( con variabilità che dipende da modelli produttori e costi ) di tipo "onda quadra", in quanto l'inverter che la genera è il più semplice in assoluto. Allora dov'è il vantaggio di avere un inverter che lascia arrivare alla psu tutti i disturbi della rete compresi spike e scariche di vario genere ( l'alimentatore pc tollera solo un ampio range di tensioni, non tollera qualsiasi disturbo gli arrivi attraverso la spina ), e che utilizza ( anche se per un tempo minore ) una forma d'onda con molta probabilità peggiore di quella di un line-interactive? senza contare che i line interactive sono gli ups più diffusi, trovare un ups off-line potrebbe essere difficoltoso ed economicamente non vantaggioso... spero di aver risposto completamente alla tua domanda... c'è altro? |
X hibone
Grazie Stavolta sei stato più chiaro. Non avevo considerato che gli off-line potessero dare un'onda quadra. Credevo che fosse la stessa data dai line-interactive. Poi come dici tu, il tipo di onda dipenderà anche dal produttore e dal costo. E su questo sono d'accordo. Se hai voglia, prova a dare un'occhiata nel sito dell'apc ai modelli Back-UPS CS e Back-UPS ES. Sono degli off-line (loro li chiamano " standby "), ma nelle caratteristiche tecniche nel paragrafo del filtraggio e della protezione c'è scritto che attenuano sbalzi di tensione ( energia sovratensioni nominale ... ) e rumore elettrico ( Filtraggio continuo rumore multi-polo : transito sovratensioni 5% IEEE : tempo di risposta di clamping zero : soddisfa UL 1449 ). Questo significa che una certa capacità di filtraggio dei disturbi elettrici comunque ce l'hanno ! O forse questa è una prerogativa di apc, vista la qualità dei suoi prodotti ? Ovviamente non c'è l'avr essendo degli off-line ! Ma a questo, come dici anche tu, ci pensa un buon alimentatore. Comunque, adesso che mi hai messo in testa la questione dell'onda quadra, non ho più tanta simpatia per gli off-line ! |
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Non c'è documentazione ne chiarezza, ma soprattutto non c'è una caratterizzazione standardizzata delle proprietà degli ups.. Quindi è difficile parlarne correttamente, senza "forse" o "dipende" |
Discussione in rilievo.
Ancora grazie a hibone per il lavoro svolto :) Ciao :) |
Continuo ad avere qualche idea confusa.
Vorrei raccontare in breve una mia esperienza. Da poco ho avuto un guasto ad un alimentatore Enermax 465, PFC attivo, e UPS Line interactive con onda PSEUDO-sinusoidale. Nell'alimentatore è praticamente esploso un condensatore, e componenti attorno bruciacchiati. L'alimentatore funzionava benissimo da 4 annetti, e da circa 1/2 usavo questo gruppo di continuita, un ONLINE Yunto 1250, che non mi sembra malaccio, tranne per il fatto che è pseudo-sin. Esattamente è successo che la notte ho spento il PC (e lo faccio di rado, in genere è sempre acceso). La mattina volevo accendere, allora accendo l'UPS, e il PC parte in automatico (perchè così ho settato nel BIOS). Però l'UPS, appena acceso, fa il suo test, e quindi rimane in modo batteria per qualche secondo. Insomma, ho acceso il PC precocemente a freddo, e dopo un paio di secondi, l'alimentatore è esploso. Ora ho su un Enermax Liberty 500W, sempre con Active PFC, ma non ho avuto il coraggio di usare l'UPS, e sto cercando qualcosa di non troppo costoso, ma con onda SINUSOIDALE... e colgo l'occasione per chiedere un consiglio :D . Inoltre ogni tanto si sente di questi alimentatori esplosi, storie di partite fallate di liberty che esplodevano, cooler master lo stesso esplosi... e non mi stupirei se molti di questi avessero un UPS... Bisogna fare un po' di chiarezza, perchè secondo me non ce n'è. La APC per esempio, non dice nelle schede tecniche (e anzi, non ho trovate delle vere schede tecniche nel loro sito :rolleyes: ) che i modelli con onda PSEUDO-SINUSOIDALE, sono così. Lo scrivono guardacaso solo nei modelli dove è sinusoidale. Non mi piace questa politica. Pure nell'altro thread sugli UPS, la risposta dell'enermax è stata molto evasiva, come se avessero paura che la gente non compri più gli Active PFC perchè non vanno bene con moltissimi UPS in circolazione. E vabbè, ma più che altro darei la colpa ai produttori di UPS, che per risparmiare, in modo batteria non emettono corrente come quella dell'ENEL, come ci si aspetterebbe credo, senza dirlo chiaramente. Il più onesto si limita a dichiarare "ONDA: pseudo-sinusoidale". Vabbè la smetto con questo mezzo sfogo, che mi sto dilungando :D . Spero di fare chiarezza. Ciao a tutti ;) |
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Non saprei proprio dirti, la tua è la ennesima richiesta che leggo: dato che gli ups con forma d'onda pseudo-sinusoidale vengono sconsigliati per psu con pfc attivo, e solo dalla enermax, e visto che molte delle denunce di ali bruciati dagli ups coinvolgono alimentatori enermax volevo aprire un sondaggio proprio a tal proposito... come ho risposto sul vecchio 3d ho anche detto che sto cercando se è possibile trovare dei filtri che eliminino le armoniche, così che in uscita da essi si abbia solo una sinusoide, da apporre a valle dell'ups.... |
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Per i filtri boh... io sapevo che l'uscita degli UPS è già filtrata, se così fosse, non so se è utile rifiltrarla :D ... ma forse per questo mi sbaglio... in ogni caso molto interessante anche questo punto :D . Grazie dell'attenzione ;) Ciao |
il sondaggio è partito e le modifiche le ho aggiunte....
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ma se lo lasci sempre acceso che ti frega... 52 euro all'anno sono 1€ a settimana... penso che lo spendi in un biglietto della metro no? =P
Scritta bene anche se un po' di itagliano non ti farebbe male xD ciao Rosa' |
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non vorrei sembrarti arrogante, ma tutti i tuoi esperimenti li hai fatti alla cieca o con cognizione di causa? che cos'è il fattore di cresta? cercare online prima di chiedere? http://www.nautica.it/info/motore/elettric.htm spero di non dover aggiungere altro per ora.. |
ti ringrazio,del link non l'ho letto tutto ma è molto interessante lo continuerò a leggere ....
ho trovato su internet Fattore di cresta - Si definisce come rapporto tra il valore di picco ed il valore efficace della corrente assorbita dal carico. La norma EN50091-1 definisce un carico non lineare tipico con fattore di cresta CF = 3, usato per i test sugli UPS. ma alla fine il mio ups che ha un fattore di cresta 5:1 che cavolo significa? che anche se è un APC che costa nuovo 750euro, è un cesso o è un mostro? se ho capito bene rappresenta il tipo di carico che posso collegare? boooooooooo |
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la tipologia di forma d'onda la vedi sul sito quando confronti diversi modelli... in genere gli smartups hanno forma d'onda sinusoidale... i backups hanno forma d'onda pseudo sinusoidale... infine ti suggerisco di eliminare quello schifo di soluzione usata per aumentare l'autonomia dell'ups, assolutamente evita un groviglio di quel genere :rolleyes: ho scritto una guida all'anima del.. :ncomment: |
è successo unca cosa simile
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per le batterie
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ho continuato a leggere il link che mi hai inviato... e ho trovato una cosa strana su cui non sono daccordo... ---- Quando usiamo contemporaneamente le due batterie in parallelo, quella con capacità inferiore si scaricherà prima dell'altra, e raggiungerà lo 0 quando l'altra avrà ancora energia. --- Io che ho usato una abtteria da 45Ah e una da 9Ah in parallelo, o sono completamente cariche al 100% insime o una sta al 100% e un altra all'80% si scarica nello stesso tempo... infatti feci una prova e ti riporto un esempo se io collego un carico che assorbe per esempio 10ampere e al carico sono collegate due batterie da in parallelo una da 45Ah e una da 9Ah da quella a 45Ah assorbirà 8A e dall'altra 2A, alla fine le batterie si scaricheranno insieme, infatti misurando la tensione a vuoto delle due batterie separatamente, misuravano la stessa tensione... lo stesso succede quando le vado a caricare infatti quella da 45Ah assorbirà di piu' da quella da 9Ah e dopo un certo tempo le batterie sono cariche "comtemporaneamente", infatti misurando le tensioni a vuoto delle due batterie dopo 1-2minuti avevano la stessa tensione (la differenza era di 0.1-0.2volt) pur avendo svariati Ah di differenza..... Il problema invece si pone se le batterie da 45 e l'atra da 9 le si mettono in serie, qui si rischia davvero di farle scoppiare. Che significa? |
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Il caso della barca è differente dal tuo, in quanto nel caso della barca le batterie venivano utilizzate indipendentemente l'una dall'altra, e quindi ri-collegandole succederebbe un "travaso" di corrente dall'una all'altra... nel tuo caso ovviamente la situazione è diversa, tuttavia non so quanto sia consigliabile utilizzare due batterie differenti in parallelo, anche perchè se una delle due batterie dovesse manifestare un'autoscarica più marcata o dovesse cortocircuitare, l'altra batteria si scaricherebbe sulla prima, e gli ampere in gioco sono tanti... se l'ups di cui disponi è un carro armato prendi una batteria singola bella grande, che sia ermetica, di modo che non si abbia fuoriuscita di acido e che non sia necessaria la manutenzione, ma evita di usare una configurazione cosi articolata e poco gestibile e soprattutto evita di utilizzare cavi così sottili per quanto l'ups non abbia grossi assorbimenti in termini di ampere.... |
risposta per i cavi
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Per il fatto di troppe batterie ti do perfettamente ragione,troppe cose stanno in giro e piu' probabilità hai di guasti...infatti!!! Ma il fatto è che come la compravo una batteria da 45Ah a 24Volt? avrei dovuto usare quella dei pullman che costano una cifra, ma la cosa che ho notato che queste batterie della macchina comunque sono sigillate per aprirle le dovresti forzare, infatti anche quelle originali dell'ups, per aprirle le dovevi forzare in quanto i "tappi" erano semi incollati sulla batteria stessa, infatti hoi preso una batteria dell'ups che non era buona e volevo aprire i tappi, sono messi nello stesso modo di quelli della macchina... batterie della macchina in casa sono piu' di un anno che le tengo e non è mai successo niente.Mio padre e meccanico e si incazza come un pazzo sapendo che ho messo delle batterie della macchina in casa, se fosse per l'ui nemmeno il gruppo originale dovrebbe stare inc asa perchè anche quelle batterie hanno acido....che esagerazione!! Per il fatto dei cavi quelli che collegano il gruppo di batterie da 12Ah a quelle da 45Ah sono spessi abbastanza da far passare 16ampere massimo...questo perché da come ti avevo scritto prima, se l'ups ha bisogno per esempio di 57ampere (che rappresenta proprio il punto di lavoro delle batterie), 45 li prende dalla batteria da 45Ah e 12A dalle batterie sa 12Ah, per questo i cavi che ho usato per collegare la 12Ah al resto del sistema sono così sottili poiché sono sufficienti a passare 16ampere...da i cavi dal sistema all'ups sono cavi da 5mm per cui 2,5*2,5*3.14*3=58.8Ampere (dalle formule prese dal link che mi hai consigliato) i cavi originali del gruppo supportano 50-60ampere alla fine senza saperlo ho messo i cavi giusti...che culo!! PS: quando avevo scritto che nel collegare una da 9ah ad una da 45ah in parallelo se il carico è 12ampere, dalla 45Ah passeranno 10A e dalla 9Ah passeranno 2A, se noti bene si scaricano insieme dopo 4ore e mezza..... infatti 10*4.5=45 e 2*4.5=9..ti trovi? lo so che in realtà non è propio così ma ci sono delle piccole differenze, basta non farle scaricare troppo.... |
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se quelle da 12V potevi "prenderle in prestito" a costo zero è un altro discorso :asd: torniamo al problema... in generale anche negli ups alcuni produttori usano mettere in serie più batterie ( forse anche in parallelo, non so con esattezza, dipende da marca e modello, )... in particolare l'ups della apc che hai tu, ( così come il mio che è uno smart-ups 1000va,) esistono in diverse versioni, dove una di queste è denominata "XL": sempre che la mia memoria non mi tradisca, mi pare che tali modelli, oltre ad avere la batteria della fascia superiore, (e quindi ha autonomia estesa,) esiste la possibilità di collegare, (tramite una spina proprietaria posta sul retro,) delle batterie addizionali; la marchetta pubblicitaria è tanto per dire, con un documento alla mano, ( i datasheet della apc,) che tutto sommato non ci siano particolari problemi nel fatto stesso di usare una configurazione serie/parallelo di più batterie... Il problema nasce da come tali configurazioni vengono realizzate... come tu hai detto: Quote:
Come si misura la sezione di un cilindro? raggio*raggio*3.14, giusto; e la sezione di un cavo? ---> marea di problemi... Io nella mia ignoranza ho cercato su internet ma come si calcola non l'ho trovato... Tu hai trovato come misura 2,5*2,5*3.14 che io non so assolutamente cosa sia... Non voglio prenderti per il culo, perdonami se può sembrarlo, voglio solo farti vedere come la cosa sia molto più complessa di quanto non appaia.... Presumibilmente 2,5 è il raggio quindi il cavo è di 5 millimetri ( mezzo cm) : ora come hai preso la misura? alla guaina? al conduttore? il cavo era schiacciato? hai usato un calibro? un micrometro? e l'effetto pelle come lo consideriamo?!?!? Detto questo come vedi o sei un elettricista che sa il fatto suo, oppure formule formuline e formulette possono venire inficiate da un piccolo errore a monte... Poi ok la norma unel prevede 3 ampere per mmquadro di sezione quindi ok il resto è giusto... ( In ogni caso la misura della sezione viene stampigliata sulla guaina del cavo e mi pare dipenda da diversi fattori, non solo dal diametro... ma magari mi sbaglio... in ogni caso è bene usare quella come valore, e non una misura a piacere, calcolata chissà come ) Purtroppo però il fatto che la batteria da macchina sia da 45 ampere ora, significa solo che per la durata di un'ora può buttare fuori circa 45 ampere costanti, ma purtroppo una batteria da macchina è capace di ben altro... pensa al motorino d'avviamento... la batteria in quel caso butta fuori ( se piccola circa 150/300 ampere a seconda del modello per quei 5 secondi che servono per accendere il motore... e infatti i cavi sono tutt'altro che piccoli.. ) la legge di ohm ci dice che V=R*I trattandosi di tensione costante siamo nel caso più semplice sistema di misura mks... V/I= 12/45=R=0.26 ohm... non sono tanti è vero, ma nemmeno pochini... considera un bel cortocircuito, R=0... I=V/R-->> infinito :D 300 e passa ampere sul tuo cavo che secondo i tuoi calcoli dovrebbe reggere mettiamo 70 ampere... nell'ipotesi migliore che i fili non fondano... :
per carità la situazione è parecchio remota, ma coi contatti elettrici all'aria così è tutt'altro che impossibile, senza contare che una batteria è vecchia una è grossa due sono medie e in serie, e soprattutto le hai dentro casa... quindi anche che non succeda niente, già in ricarica dalle batterie può uscire di tutto... tuo padre probabilmente sa che una batteria sotto carica se ci si avvicina con scintille o fiamme libere, può esplodere, il che significa che l'acido solforico schizza da tutte le parti surprise! quindi come vedi le cose da te sottovalutate sono tante, prime fra tutte la sicurezza... chi progetta un ups mediamente considera tutti i principali fattori, e infatti tutti gli ups usano batterie piombo acido ermetiche, e qualcuno serio addirittura batterie ad elettrolita solido o magari piombo gel, quindi realizza una bella scatolona magari in legno... 4 zampi, delle prese d'aria, una vaschetta per la batteria che non si sa mai, e una coppia di cavi belli grandi.. l'ups lo metti sopra la scatola, e due cavi si collegano direttamente dentro l'ups con due morsetti protetti da nastro e guanina termorestringente... |
Mi sorge un dubbio.
Si parla di come l'onda pseudo-sinusoidale possa esser negativa in qunto l'alimentatore, potrebbe non digerirla bene (se non progettato per quei limiti). Ma se capito bene, le pseudo possono essere più o meno a gradini. Un buon inverte di un buon UPS potrebbe fornire un'onda non perfettamente sinusoidale ma pur sempre accettabile. Molto più precisa di un altro UPS dall'inverter più scarso. Se cosi fosse, occorrerebbe conoscere il grado di accuratezza dell'Onda per poter vedere se è compatibile con le tolleranze accettace dall'alimentatore. Giusto? E qui casca l'asino in quanto non si hanno strumenti professionali per misurare questa accuratezza e i fabbricanti be se ne guardano dal renderlo pubblico. Io che ho un alimentatore Enermax (che sconsiglia l'onda pseudo-sinusoidale) potrei sempre acquistare un ottimo UPS che mi dia una minima garanzia di accuratezza dell'onda. Fila come ragionamento o sono fuori strada? |
risposta ad albater
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preferirei correggerla, visto che non è vera :D, mi dici dov'è?? alcuni apc hanno onda sinusoidale, e sono gli smart-ups, la serie back-ups ha invece la pseudo sinuoide... Quote:
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Se ve ne sono, ditemelo che ci faccio subito un pensierone :D Mentre le APC della serie Back-UPS RS li trovo adatti (serie da 1000 o 1500VA). perchè hanno pesi, dimensioni, tecnologia line-interactive e una buona autonomia di 20-30 minuti (ma una forma d'onda pseudo-sinusoidale) :mad: |
Consiglio un ONLINE (è la marca) ZINTO A 800, o ZA800.
È un line interactive, con onda sinusoidale. Si trova a 250€ scarsi... fino a qualche giorno fa costava 220 :( La ONLINE mi sembra una buona marca, pur avendo buoni prezzi. Se si guasta l'UPS, garantiscono la sostituzione entro 24'ore. Date 1 occhiata al loro sito. ;) Potrebbe essere meglio pure di APC :D Oppure in giro ho visto un PROFLEX da 1000 VA, online e sinusoidale a 199€. Pare sia una marca cinese. Googlando li trovate abbasta subito. Ammetto però, che su questo proflex sono un po' perplesso. Ho visto in un forum di un utente che ce l'aveva, e allo spunto dava una botta a 270 V prima di stabilizzarsi... mah. Ciao. |
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smart ups 1000va sinusoidale costa sui 400 euri... ( ed è line interactive) i back ups sono piu economici, ma appunto sono pseudo sinusoidali... come ha suggerito il collega ci sono altre marche... bisogna cercare, ma si trova qualcosa senza spendere un occhio, considerando poi che 700va sono sufficienti quasi per qualsiasi applicazione si può risparmiare anche qualcosina di più... |
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Ma mi ero fissato sull'APC dopo aver scartato Belkin e Riello per il costo proibitivo. Ho dato un'occhiata agli ONLINE e devo dire che mi piacciono proprio. |
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