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Poi dalla mia esperienza (ed anche di siti autorevoli) non mi pare proprio che la carica veloce accorci la vita, anzi... leggo di troppe persone che hanno rovinato le batterie con caricatori lenti. L'uniross preso dal sito inglese ha l'adattatore italiano, ma la spina è di quelle con attacco universale, quindi facilmente sostituibile se non si vuole usare l'adattatore. |
Io ho l'impressione (non ho dati certi, ma solo appunto, impressioni da utilizzo), che le batterie ni-mh non ibride si rovinino con caricatori lenti (il mio era da 120 mA)...
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Le vostre sono domande cicliche a cui avremo rispesto non so quante volte ultimamente, quindi non dovete leggere tutto il thread per trovare le risposte, ma solo le ultime 3-5 pagine attentamente e probabilmente troverete tutte le risposte e soluzioni che cercate. Se poi avete ancora dubbi siamo tutti qui per hobby e vi risponderemo... ;)
Aggiungo solo che quando leggete avvertenze di non caricare pile di taglio diverso (AA e AAA) su caricatori con il controllo di carica singolo, spesso è (o almeno credo che sia) solo un refuso di stampa derivante dalle istruzioni per caricatori convenzionali a coppie, lasciato dalla redazione del foglietto delle istruzioni. Sul mio SCH808F ho sempre caricato pile di formato misto senza inconvenienti. |
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in generale i produttori seri danno la scheda tecnica delle batterie, tipo la eneloop AA c'è scritto che va caricata tra i 1000 e 2000mA, mi sembra ovvio che andare sopra o sotto tale range non è salutare per la batteria, altrimenti scrivevano chessò.... 200-6000mA |
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Cmq oltre al cavetto più semplice dell'808, anche il trasformatorino usb da 100-240v / 5v del 600 può tornare utile anche per altri usi con un adattatore per la spina uk. Non ha però l'alimentatore per auto. Quote:
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:D Ecco quanto cerchi: http://www.eneloop.info/fileadmin/ED..._-_HR-3UTG.pdf http://www.eneloop.info/fileadmin/ED..._-_HR-4UTG.pdf dove, sia per le AA e AAA, è raccomandata la carica veloce, come poc'anzi ha scritto Marchigiano :ave: |
è vero purtroppo sui blister ci scrivono solo minghiate invece delle cose serie, uno per sapere i dati di una batteria deve spulciare mezza rete in cerca delle schede tecniche che neanche sempre si trovano :muro:
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Da quanto dite allora sono meglio le cariche veloci.
Nelle faq poi leggo: "cariche più lente si possono fare ma innanzi tutto bisogna calcolare bene i tempi per non sovraccaricare, dato che il deltaV diventa difficile da vedere, ma una carica lenta a lungo andare ingrossa i cristalli e fa perdere spunto alla batteria, quindi se verrà utilizzata in una applicazione low drain tutto ok, ma in una high drain avrà dei problemi di tensione bassa. viceversa una carica molto veloce mantiene i cristalli molto piccoli e quindi non si notano particolari cali di tensione in apparecchi high drain, però una corrente 2-3 volte superiore al massimo consentito a lungo andare porta al danneggiamento dell'isolante interno e quindi all'aumento dell'autoscarica e resistenza interna, con queste correnti è già tanto arrivare a 100 ricariche, come si può vedere in questo test" Non so la fonte, ma mi fido :D E da quel che ho capito, con i cristalli grossi, il voltaggio diminuisce. Mantengono meno la carica (quello che alcuni chiamano effetto memoria). E quindi è meglio una carica veloce (se poi la consigliano anche i produttori). Alla fine forse è meglio prendere l'uniross che mi avete consigliato, su mymemory. Ma le batterie uniross incluse sono ibride? Peccato forse che quell'uniross non ha la funzione di scarica (non intendo scarica completa, però a quei 0.9v che dicevate) In alternativa ho visto (consigliato da Sector in questo forum) un La Crosse RS900 a circa 50€ ... secondo voi conviene spendere di più per quello? Ho visto che puoi selezionare la corrente di carica... bello! Ma non è troppo complesso vero? :D Cmq sempre nelle faq, riguardo alla conservazione per parecchi mesi delle pile, c'è scritto: "le ni-cd e ni-mh vanno scaricate a zero". Infatti anche su wikipedia c'era scritto che lasciando a riposo una pila ni-mh carica, si verifica un ingrandimento della dimensione dei cristalli. Però per "scaricate a zero" vi riferite proprio a zero, oppure un voltaggio a 0.9 o cmq fino a quando la macchina fotografica non funziona più con quelle pile? |
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Per fortuna che ho il Lacrosse-900 che mi da 1800mA :) Io le prime volte le ho caricate a 1A.... mi sa che è bassina come corrente di carica... |
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la carica veloce va bene ma senza esagerare, se la sanyo consiglia 1000-2000mA, 1000 non è per niente lenta, 6500 è un po altina... a meno che il caricatore non la usi per i primissimi minuti per poi passare alla corrente più "umana" |
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Però vabbè, non è fondamentale... Credo di aver più o meno capito.. adesso rifletto se prendere quel uniross (probabilmente prenderò quello) o spendere un po' di più per la cross 900. Ah, ultimo dubbio... il lacross per misurare la capacità della pila, fa una scarica, una ricarica completa e una scarica... giusto? In tal caso perdi un ciclo, per una cosa forse non tanto utile da sapere... (alla fine me ne accorgo quando non tiene più la carica). E in tal caso non mi servirebbe. Ma se io volessi costruire un circuito di scarica? Prendo un portapila (singolo), lo collego ad una resistenza (il valore da decidere) e fino a quando non arriva a 0.9 la lascio collegata. In questo modo posso prendermi un uniross e scaricare le pile quando magari sono mezze cariche, o al max solo quando devo conservarle per lungo tempo. Dite che è una cavolata? :D |
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Se non è così smentite, e correggete le faq del primo post ;) (ma in teoria, in generale, non sarebbe male citare pure le fonti) Già pensavo di farlo per testare le vecchie pile se sono ancora valide. Mettendo una resistenza, e misurando con un tester se il voltaggio rimane costante sui 1.2v per alcuni minuti. Questa idea l'avevo letta in un post di CarloR1T qualche pagina indietro. |
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Più che altro, visto che alla fine non mi costa nulla, mi interessavo appunto per evitare di rovinare le pile e farle durare di più. E poi alla fine mi sto facendo un po' di cultura sulle pile ricaricabili :D E non mi dispiace, sono argomenti interessanti.. anche se purtroppo ci sono un sacco di voci discordanti sul web, poco chiare, e nessun documento ufficiale. |
i documenti ufficiali sono i pdf che (difficilmente) si trovano sui siti dei produttori
molta altra roba c'è su battery university e nei manuali dei caricabatterie da modellismo scaricare a zero la batteria può servire se deve stare ferma oltre 6 mesi, con le ibride anche 1-2 anni, che le compri a fare per tenerle ferme così a lungo? ;) scaricare a zero aiuta anche col voltage depression, nel tuo caso potrebbe essere particolarmente utile 50 euro per il lacrosse sono troppi, ti ci fai il maha o addirittura puoi passare alle ni-zn (prendi caricatore e batterie direttamente su ritzcamera) per i cicli di vita, ovviamente diventando schiavo delle batterie si può allungare la loro vita, poi dipende quanto uno vuole sacrificare un po di cicli per avere delle comodità se le eneloop in condizioni ideali dopo 1000 cicli hanno ancora l'80% di capacità, caricandole con l'energizer 15 minuti (che è ben più veloce e quindi stressante del'uniross) dopo 100-150 cicli sono praticamente da buttare (vedi test nelle faq) poi uno può scegliersi la giusta via di mezzo tra comodità e durata |
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cuorisità: dove le usi le altre eneloop? in un registratore portatile se ricordo bene? potresti dirmi il modello? |
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