Quote:
Qualcuno ha avuto modo di capire se la corrente viene regolata agendo sul duty cycle (in altri termini, carica "a impulsi", stile Everactive NC-3000) oppure usa un sistema di carica in "in continua" (stile SkyRC MC3000)? |
Quote:
Se non hanno cambiato strategia dal modello precedente, temo che usi il secondo sistema....... infatti il "fratello" ha parecchi problemi con la carica delle NiMH a bassa corrente. https://lygte-info.dk/review/Review%...20C4%20UK.html Per quanto riguarda la carica delle NiMH, al momento la mia scelta di elezione rimane l'EverActive NC-3000. Peraltro, puoi metterci una batteria da 10000mAh e caricarla anche a 200mA stando sicuro che non te la "frigge". Mi sa che alla fine, ne comprerò un'altro e farò piazza pulita del resto..... |
Quote:
No, andrebbe monitorata la corrente di carica con un oscilloscopio, per vedere se la corrente è "pulsata" o "continua". Per quanto riguarda il delta (dV), -3mV è il valore più basso impostabile? Comunque una prova interessante è quella di provare a caricare una batteria NiMH AA "quasi" carica (diciamo carica al 60-80%) e impostare la corrente di carica a 200mA per vedere se la "frigge" oppure termina la carica correttamente senza portarla su di temperatura. |
Quote:
Il delta si può impostare da -3 a -15 . |
OK.
Premetto che riguardo alle due modalità di carica esistono pareri discordanti relativamente ai loro effetti sulle batterie. Personamente preferisco di gran lunga la modalità "a impulsi" (pwm) perchè, a mio parere, unitamente alla rilevazione 0dV permette l'identificazione del punto di carica completa anche a valori di corrente (media) di carica piuttosto bassi, cosa impossibile con l'altro sistema. Volendo essere sincero, attualmente non sono a conoscenza di nessun carica batterie che, a mio parere, implementi questo metodo "a impulsi" in modo ottimale, ma di questo, eventualmente, ne riparliamo. La cosa migliore che posso fare per evidenziare la differenza tra i due modi di funzionamento è quella di riportare l'andamento della tensione e della corrente in entrambi i casi, prendendo gentilmente a prestito i grafici dalle recensioni del Opus BT-C2000 (aka Everactive NC-3000) e del ISDT C4 sul sito https://lygte-info.dk. |
1 Allegato(i)
Nell'immagine allegata viene mostrato l'andamento della corrente durante la carica del ISDT C4. La corrente rimane "fissa" al valore impostato e si nota solo delle piccole interruzioni ogni 3s circa, corrispondenti alla lettura della tensione di batteria da parte del sistema di monitoraggio della tensione. Quindi impostando la corrente di carica a 1A, il grafico relativo alla corrente di carica sarà sempre allineato a 1A, impostando 0,2A, sarà sempre allineato a 0,2A, salvo le piccole interruzioni necessarie per consentire una corretta rilevazione della tensione di batteria.
|
1 Allegato(i)
Qui viene invece mostrato l'andamento della corrente durante la carica del Opus BT-C2000 a 0,2A. La corrente ha una "base" di 1,25A ma viene erogata "a impulsi" in modo che il valore medio della corrente risultante sia 0,2A (considerando un intero ciclo impulso/pausa, circa 30ms). Ho parlato volutamente di valore medio della corrente (e non di valore efficace) per semplicità.
|
1 Allegato(i)
Qui viene mostrato infine l'andamento della corrente durante la carica del Opus BT-C2000 a 1A. La corrente ha la stessa "base" di 1,25A di prima ma rispetto a prima è cambiato il rapporto impulso/pausa in modo che questa volta, il valore medio della corrente risultante sia 1A.
|
Spero che la cosa sia sufficientemente chiara, purtroppo postare delle immagini è estremamente faticoso e difficile, viste le limitazioni imposte alle dimensioni delle stesse.
Come ho detto in precedenza, a mio parere, ci sono ampi margini di miglioramento nel sistema di carica "a impulsi". Se nel caso dell'Opus BT-C2000 la corrente "base" è un valore sufficientemente piccolo da non essere pericoloso per batterie piccole, salendo a valori di corrente più elevati (cosa che l'Opus non consente di fare), anche la corrente di "base", seppur modulata nel suo valore medio, dovrebbe cambiare per evitare di avere correnti impulsive troppo alte pur usando correnti medie di basso valore. Il vantaggio di questo sistema di carica è comunque molto evidente nella carica delle NiMH, visto che consente di usare correnti di carica basse senza il rischio di "friggere" le batterie per mancanza di identificazione del punto di carica completa, mentre credo che sia di scarsa se non di nessuna utilità nella carica delle batterie al litio che non utilizzano il sistema -dV (o 0dV) per l'identificazione del punto di carica completa. |
Testare il C4 EVO
Grazie, sei stato chiarissimo nelle spiegazioni.
Dimmi come posso testare il caricabatterie in oggetto, che ti ricordo essere diverso dal precedente e avere il grande vantaggio sia dell'ingresso type c come alimentatore che dell'upgrade del firmware. Premessa che il costo del C4 EVO è di 40€, in alternativa potresti indicare, anche per gli altri utenti, un caricabatterie, analizzatore, non troppo costoso, da utilizzare per chi saltuariamente ricarica le batterie o come nel mio caso, sta procedendo alla sostituzione delle vecchie pile con le ricaricabili, anche nei telecomandi. |
Quote:
Una prova che potresti però fare e che in qualche modo servirebbe a rendere più chiare le caratteristiche non dichiarate del caricabatterie è quella che ho indicato in un messaggio precedente: provare a caricare una batteria NiMH AA "quasi" carica (diciamo carica al 60-80%) e impostare la corrente di carica a 200mA per vedere se la "frigge" (continua a caricarla ben oltre il necessario) oppure termina la carica correttamente senza portarla su di temperatura. In quanto al suggerimento relativo al caricabatterie, se come credo, il tuo interesse è essenzialmente per le NiMH, quello che prediligo è appunto l'EverActive NC-3000 (o Opus BT-C2000 che dir si voglia) o, in alternativa il Technoline BC700 (La Crosse BC700) che utilizzano entrambi la carica "a impulsi" e che, nella mia esperienza, sono esenti dal mancato riconoscimento del punto di fine carica anche a correnti basse e che quindi preferisco di gran lunga. Devo dire comunque che quasi sicuramente esistono altri prodotti che utilizzano lo stesso sistema, ma che personalmente non conosco e che non ho quindi avuto modo di testare. Se qualcuno ha ulteriori informazioni in merito, ben vengano, visto che ancora non ho trovato il mio caricabatterie "ideale", motivo per il quale, ricorrentemente vagheggio di costruirmene uno su mie specifiche, ma poi sono frenato dalla necessaria parte meccanica oltre che dall'impegno che richiederebbe in termini di tempo. Personalmente ritengo infatti che esistano molti caricabatterie quasi "perfetti" per le batterie al litio, molto meno per le NiMH. Purtroppo io utilizzo al 90% batterie al NiMH di tipo LSD in dispositivi a basso assorbimento nei formati AAA, AA, C e D. Al momento, salvo aver letto MOLTE recensioni dettagliate e MOLTI manuali "tecnici" dei caricabatterie (e averli scartati), la mia esperienza "sul campo" in fatto di caricabatterie commerciali per batterie cilindriche è limitata si e no a una decina di prodotti. Attualmente ho in uso, oltre ai due caribatterie anzidetti, un XTAR VP4 Plus Dragon, un Liitokala Lii-500 e un SkyRC MC3000 che in verità uso poco proprio perchè utilizzano tutti "l'altro modo" di funzionamento (che possiamo chiamare anche "a corrente costante"). Spero di essere stato esauriente. |
Dunque il caricabatterie BT-C700 con firmware 2.2 marca Opus o altri nomi di fantasia per mercati esteri.
Poi il Lii-600 che pure lui va ad impulsi. Gli alloggiamenti per batterie C e D sono purtroppo sempre meno diffusi |
Quote:
Hai avuto modo di analizzarne il funzionamento e hai qualche dettaglio tecnico aggiuntivo? |
L'unica cosa degna di nota è il valore della resistenza interna, che è certamente limitato come valori massimi, ma sono valori credibili: nel senso che non sono esageratamente elevati come sul BT-C700.
Mi sembra che i valori della resistenza vadano ad aumentare con una progressione più lineare. Ad esempio i 53 milli Ohm del Lii-600 sono 55 milli Ohm del BT-C700 e potrebbe andar bene come tolleranza, specie dopo aver ripulito i contatti elettrici. Ma una batteria AAA che il Lii-600 valuta da 64 milli Ohm, sul BT-C700 sono ben 113 milli Ohm. Qui le cose sono quantomeno strane, perché quella batteria AAA va bene. |
Quote:
|
Perlomeno sul Lii-600 non ci sono quei valori inattendibili del Li-500.
Una correzione dei valori oltre i 50 milli Ohm è benvenuta, perché l'evoluzione tecnologica non si ferma. Per le misure a 4 fili ho un tester per batterie al piombo, dove pulire i contatti prima della misurazione è obbligatorio: un errore di 1 milli Ohm è significativo quanto facile da produrre. |
Quote:
Ma lo fa solo per le Ni-Mh (il che va bene) o anche per le Li-Ion? se lo fa anche per queste ultime non penso sia un bene. |
Quote:
Per la misura della Ri, lo trovo sinceramente limitato, ma come dicevo, a mio parere tutte le misure di quel tipo, con quel sistema di misura, sono poco attendibili e estremamente "ballerine". Al minimo andrebbero puliti tutti i contatti sia del caricabatterie che delle batterie prima di fare misure del genere, che comunque rimangono, per loro natura, solo indicative. Su quella gamma di valori, leggere un valore o il doppio dello stesso basta veramente poco..... |
Quote:
Alla fine ho scelto questo modello, considerando che l'azienda è da molti anni in questo campo. Ovviamente è giusto considerare un rapporto utilizzo/prezzo e nel mio caso carico molto poco le batterie, poiché le uso nei giochi dei bambini, nelle sveglie, nei barometri e nei telecomandi. Mi piace anche la ricarica type c un "must" in ogni apparecchio che compro. Se c'è un prodotto migliore a 40€, che nel mio caso sono già tante, visto il modesto utilizzo, mi farebbe piacere saperlo, ma dubito. Grazie P.S.: Ho preso le Enloop Pro in offerta a 16€ e la resistenza iniziale è di 32mOhm. Il valore è congruo? |
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 08:28. |
Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Hardware Upgrade S.r.l.